Emergenza neve: la situazione va normalizzandosi

Con l’emergenza gas entrano in funzione le Centrali termoelettriche Enel di Livorno e di Piombino. Come reagiscono flora e fauna al grande freddo di questi giorni?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2012 13:33
Emergenza neve: la situazione va normalizzandosi

Firenze, 7 febbraio 2012– Si sta gradualmente normalizzando la difficile situazione venutasi a creare in seguito alla copiosa nevicata scesa nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio e le gelide temperature dei giorni seguenti. In Toscana sono 615 gli interventi effettuati dalle squadre VV.F. dall'inizio dell'emergenza. Non sono segnalate situazioni di grave criticità. Le scuole hanno ripreso regolarmente lezione e pure il servizio di trasporto scolastico è garantito. I tecnici di ConsiagServizi sono al lavoro da questa mattina per ripristinare la piena funzionalità degli impianti di riscaldamento nei locali mensa della scuola primaria Villa San Lorenzo, a Sesto Fiorentino.

Il problema sarà risolto al più tardi entro venerdì 10 febbraio, grazie alla sostituzione di un pezzo di ricambio degli impianti termici. ConsiagServizi ha assicurato che farà tutto il possibile per accorciare i tempi d’intervento e risolvere l’inconveniente al più presto. Nel frattempo, l’Istituzione Sestoidee ha dotato la struttura di stufe elettriche per integrare il riscaldamento dei locali mensa e l’Ufficio Lavori pubblici ha disposto che gli impianti termici dell’intero edificio rimangano in funzione per 24 ore al giorno Con l’emergenza gas, a causa dei problemi di approvvigionamento dovuti al gelo che ha colpito l’Europa e la Russia, sono entrate in funzione le centrali termoelettriche Enel di Livorno e di Piombino, alimentate ad olio combustibile.La centrale “Marzocco” di Livorno ha due gruppi per una potenza complessiva di 310 MW, mentre l’impianto “Tor del Sale” di Piombino ha quattro gruppi da 320 MW l’uno per un totale di 1.280 MW.

In questo momento Livorno sta producendo elettricità con un gruppo ed un altro in avviamento, mentre Piombino produce con due gruppi e il terzo in avviamento. Le centrali di Livorno e Piombino erano entrate in funzione per una situazione analoga anche nel 2006, concorrendo a far risparmiare 1 miliardo di metri cubi di gas al Paese. I gruppi di produzione sono partiti immediatamente, confermando l’importanza di questi impianti. Come reagiscono flora e fauna del territorio al grande freddo di questi giorni? Se lo sono chiesti gli operatori del Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli che lavorando principalmente nell’ambiente hanno notato comportamenti singolari di alcune specie.“I pesci presenti nei nostri canali riducono fortemente la loro attività – spiega il Biologo del Consorzio Paolo Ercolini - sostano nella vegetazione ed evitano di muoversi nei corsi d’acqua.”Stesso comportamento viene adottato dagli anfibi che continuano a frequentare le zone umide ma trovano riparo nei cespugli e nei tronchi.Non si attendono comunque morie legate al freddo per le specie comuni nel territorio, mentre sono più a rischio le specie esotiche presenti, come il gambero killer e le zanzare.Il vero problema sono invece gli uccelli, che come confermato dalla Lipu di Massaciuccoli, cercano di correre ai ripari.

E’ l’esempio dei rapaci che vivono sulle Alpi Apuane che in questi giorni scendono di quota per seguire le prede che al loro volta si stanno spostando verso valle. Altro caso è quello delle civette. In questi giorni sarà più facile avvistarle anche nelle ore diurne in cui le temperature sono meno rigide che di notte. E sempre dalla Lipu giungono raccomandazioni alle famiglie che possono con pochi accorgimenti aiutare pettirossi, cince, merli e passeriformi in genere, mettendo mangiatoie su balconi e giardini con biscotti sbriciolati, semi e pezzetti di grasso e carne.Nessun pericolo per la flora selvatica, quella che troviamo lungo fiumi e canali, che ha una buona resistenza anche a temperature più rigide di quelle registrate fino ad ora.

“Gli olivi delle nostre colline subirono gravi danni nell’85 quando si scese a -15 – spiega Massimo Gragnani della Cia di Viareggio”. Altro discorso vale ovviamente per le colture all’aperto o in serre non riscaldate. Qui la raccomandazione è di ripararle con teli traspiranti che possono però migliorare la situazione di pochi gradi. “Per le piante arboree si raccomanda di rimandare le potature – spiegano sempre dalla Cia – e di mettere al riparo il più possibile le piante in vaso”

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