Attraversare in Libertà: Firenze per pedoni e ciclisti

Tra investimento di un pedone ed investimento sul pedone c'è una certa differenza

Antonio
Antonio Lenoci
16 ottobre 2017 16:00
Attraversare in Libertà: Firenze per pedoni e ciclisti

Il nome della piazza fiorentina sormontata dall'Arco dei Lorena fornisce quel gioco di parole necessario per entrare nell'argomento della sicurezza stradale. Quanto sono importanti i collegamenti?  Caotici e frammentati, in alcuni casi persino incomprensibili gli attraversamenti pedonali che circondano piazza della Libertà lungo i viali fiorentini alla Porta San Gallo.La riqualificazione in corso fornisce un nuovo spunto di riflessione sull'organizzazione urbanistica del capoluogo fiorentino e per questo siamo andati in zona ad ascoltare i suggerimenti da parte di commercianti e residenti.

 Il progetto prevede una spesa di circa 350 mila euro per la nuova pavimentazione con l'inserimento di un asfalto colorato per delimitare la pista ciclabile. L'intervento dovrebbe restituire funzionalità alla piazza per lungo tempo rimasta in ombra. Gli occhi sono dunque puntati sulla piazza-rotatoria, oggi delimitata da una recinzione arancione che durerà 120 giorni, ma c'è chi allarga la visuale e si domanda se l'occasione non possa essere propizia per pensare anche ai collegamenti e non solo agli spazi.

Ma pedoni e ciclisti come accedono alla grande rotatoria cittadina?L'area a sud della piazza appare oggi completamente scollegata tanto che si registrano numerosi attraversamenti pericolosi all'altezza di via San Gallo con l'omonima Porta a riprova di un collegamento pedonale che verrebbe naturale, ma che non c'è. C'è chi ricorda invece la passerella che "collegava i due lati del viale Matteotti" mettendo in diretto collegamento l'area delle Cure e Campo di Marte con via Cavour ed il centro storico.L'area Capponi - Minzoni presenta diverse intersezioni semaforiche, alcune di appena un metro e mezzo, utilizzate quotidianamente da chi si reca presso l'Ufficio Postale ed i negozi presenti sotto ai portici "Da via Pier Capponi occorre attraversare 4 volte per poter raggiungere il lato Parterre".Via del Ponte Rosso.

Dal Parterre per poter proseguire verso via Lorenzo il Magnifico "tocca attraversare disegnando un triangolo equilatero". Attraversando verso piazza della Libertà, invece, dopo le strisce regolate dal semaforo, si incontrano due metri di zebre non regolamentati dove "più volte la gente rischia l'investimento".Altro punto critico segnalato dai residenti è quello di via Toscanelli dove "siamo completamente allo sbando, corrono e non si ferma nessuno.

Nella migliore delle ipotesi ti sfiorano".Sul viale Lavagnini è stato recentemente inserito un attraversamento a chiamata per consentire il raccordo con il lato opposto su via San Gallo ma "Il semaforo impiega un tempo lunghissimo a dare il verde che dura pochi istanti". Residenti e commercianti chiedono di allargare la visuale affinché qualsiasi intervento sulla piazza non risulti limitato rispetto all'obiettivo della funzionalità."Diversi mesi fa - segnala una lettrice alla mail della Redazione - sono stati spostati i cassonetti dell'immondizia che erano davanti ai portici dove c'è la gastronomia e sono stati messi al parcheggio davanti.

Non sono vecchia, ma nemmeno più tanto giovane, e come me tante altre persone, quando esco di casa e passo sotto i portici erano molto comodi per gettare l'immondizia. E ora, devo attraversare la piazza con quanti pericoli Dio solo lo sa con le macchina che sfrecciano verso via Lorenzo il Magnifico all'impazzata! Ho già fatto presente la cosa a Linea Comune (055055) ma come per altre cose non ho ottenuto alcuna risposta. Se con la ristrutturazione della piazza fosse preso in esame anche questo problema sarebbe ottimale".

Quanto segnalato su piazza della Libertà è però solo un esempio. Nove da Firenze riceve spesso segnalazioni in merito alle difficoltà  riscontrate da parte di pedoni e ciclisti che vivono la città ed i suoi collegamenti.Vi ricordiamo che le segnalazioni possono essere inviate a nove@nove.firenze.it oppure su Facebook.

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