Allarme Casa, chiesti blocco totale degli sfratti e requisizioni

A Firenze superato il punto di non ritorno?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2014 13:13
Allarme Casa, chiesti blocco totale degli sfratti e requisizioni

Da ottobre sono già 4 al giorno gli sfratti messi in calendario a Firenze.L'emergenza appare incontenibile, mancano gli alloggi per i senzatetto ed il Movimento di Lotta per la Casa ha dichiarato guerra sugli sfratti per morosità presentandosi compatto ad ogni esecuzione ed ottenendone il rinvio.Abbiamo analizzato nei giorni scorsi il punto di vista dei proprietari costretti a pagare tasse e manutenzione dello stabile senza ricavarne, da tempo, alcuna entrata.Inquilini e proprietari sono in difficoltà, due proteste diverse: l'una è più appariscente perché avviene in strada, l'altra fa i conti altrove, magari in un'altra casa in affitto con un proprietario che a sua volta non percepisce più l'affitto.

Il domino è crollato. "Non rimangono ormai tante strade al Comune se vuol tentare di risolvere i problemi dell'emergenza abitativa a Firenze così come nelle altre grandi città d'Italia - affermano Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi, Consiglieri comunali in Palazzo Vecchio  - la Prefettura deve bloccare gli sfratti.  Invece di fare annunci e promesse aleatorie per il futuro, l'Amministrazione faccia una volta per tutte un piano concreto e reale per alleviare almeno il fenomeno degli sfratti e l'emergenza abitativa.

Sfratti ormai quasi completamente dovuti alla cosidetta morosità incolpevole, in cui la crisi economica, la perdita di un posto di lavoro o malattie invalidanti rendono impossibile per le famiglie di sopportare i canoni d'affitto. Serve un piano a 360 gradi che veda tutti i soggetti coinvolti e responsabilizzati per affrontare l'emergenza. Dallo Stato agli Enti locali che non possono più permettersi di disperdere risorse sprecando anche solo un euro. Passando poi per chi ha proprietà sfitte che non può permettersi di tenerle ancora vuote e deve essere incentivato ad affittare a prezzi calmierati, fino ad arrivare ai grandi patrimoni delle fondazioni bancarie o degli enti commerciali, sui quali applicare modelli gestionali, come quello di Napoli, che prevedono la requisizione del bene per interesse pubblico”.

"Abbiamo dovuto assistere anche recentemente al piano di alienazioni del Comune degli alloggi Erp che se non riduce, certo non aumenta le case da assegnare agli oltre 3800 che sono in graduatoria a Firenze per un alloggio popolare. Il Comune e lo Stato - affondano i Consiglieri - potranno fare la lotta contro le occupazioni di uomini e donne, spesso famiglie con bambini e anziani, che adesso non hanno altra scelta che sconfinare anche nell'illegalità, ma sanno bene che così non danno nessuna risposta.

Eliminare per tutte queste persone la possibilità di richiedere la residenza con una norma statale significa espellere tutte queste persone dai diritti più elementari dell'assistenza sanitaria al diritto di abitare. E anche chi pensa che questi siano solo stranieri, extracomunitari e immigrati si sbaglia di grosso, i dati ci dicono che i primi ad essere in difficoltà sono proprio le famiglie italiane"."Le parole dell'Assessora Funaro, apparse in questi giorni sulla stampa, non dicono niente sulla tremenda norma statale se non che i provvedimenti nazionali si rispettano.

Si evince che ci sia una non piena condivisione di quel famigerato articolo 5 del decreto casa di Renzi. Di questa posizione ne prendiamo atto positivamente – concludono Grassi, Trombi e Verdi - ma è inaccettabile che si accetti la prevaricazione e la negazione dei diritti minimi senza ingaggiare una battaglia politica contro questa scelta del Governo”.

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