Rifredi: Angelo Savelli festeggia 50 anni di palcoscenico

Giovedì 9 maggio aperitivo poi serie di saluti e testimonianze di amici e colleghi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2024 18:43
Rifredi: Angelo Savelli festeggia 50 anni di palcoscenico
Ph Filippo Manzini

Angelo Savelli festeggia 50 anni di palcoscenico al Teatro di Rifredi di Firenze.

Giovedì 9 maggio il regista fiorentino celebra la sua importante carriera a livello nazionale e internazionale, iniziata proprio nel maggio 1974 quando entra a far parte della compagnia Il Granteatro diretta da Carlo Cecchi. Dopo questo battesimo, Savelli non ha mai più abbandonato il teatro, costruendosi una biografia artistica che gli ha fruttato importanti riconoscimenti e, soprattutto, un costante favore del pubblico.

Tra i Premi, ricordiamo: nel 2019 il Premio Ubu Speciale per l'intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale; nel 2016 il Premio Persefone per lo spettacolo La bastarda di Istanbul con Serra Yilmaz; nel 1983 il Primo premio, come migliore spettacolo, al Festival Internazionale di Teatro di Sitges (Catalogna), per Don Giovanni e il suo servo Pulcinella.

Dopo la lunga esperienza nella compagnia Pupi e Fresedde, da lui fondata nel 1976, Savelli collabora oggi con la Fondazione Teatro della Toscana, dove continua a sviluppare la sua attenzione per la nuova drammaturgia internazionale, traducendo e rappresentando i testi di Sergio Blanco, Josep Maria Mirò, Rémi De Vos e Abel Gonzàlez Melo e dedicandosi con passione a numerosi progetti didattici per le scuole.

La serata di festa prevede alle 19:30 un aperitivo e alle 21 una serie di saluti e testimonianze di amici e colleghi – sia in presenza che in video – come Nicola Piovani, Renzo Guardenti, Serra Yilmaz, Bruno Casini, Massimo Grigò, Laura Felici e altri ancora, accompagnati sul palco dal giovane pianista e compositore livornese Federico Ciompi, autore delle musiche dei recenti spettacoli di Savelli, e dell’attore e cantante Nicola Pecci, presente da anni in molti dei suoi spettacoli.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Biografia

Il regista e autore Angelo Savelli nasce nel 1951 a Stia (Arezzo) e studia Filosofia presso l’Università di Firenze. Allievo di Eugenio Garin e Ludovico Zorzi, si laurea con Sara Mamone, con una tesi su Scienza e Teatro. Inizia la sua carriera teatrale a ventitré anni lavorando con Carlo Cecchi ed Egisto Marcucci.

Appassionato di antropologia culturale e influenzato dal teatro musicale partenopeo di Roberto De Simone e dalla biennale collaborazione con la compagnia americana Bread and Puppet di Peter Schumann, nel 1976 fonda a Firenze la compagnia Pupi e Fresedde e nel 1986 assume la direzione del Teatro di Rifredi, che in pochi anni diventa una delle sale più importanti della città, diventando nel 2022 parte integrante della Fondazione Teatro della Toscana.

Appassionato di pastiche teatrali, abile riduttore e adattatore, studioso del teatro popolare italiano, amante del teatro musicale dall’avanspettacolo al melodramma (numerose le sue regie liriche e rimarchevole la sua pluriennale collaborazione con il compositore Nicola Piovani), Savelli ha realizzato più di 150 spettacoli, che sono stati rappresentati con grande successo nei maggiori teatri di 16 nazioni, dal festival d’Avignone al Théâtre de Paris, dall’Almeida Theatre di Londra all’ Hebbel am Ufer di Berlino, dal Teatre Grec di Barcellona al Bellas Artes di Madrid, dal São Luiz Teatro Municipal di Lisbona all’Unione e Benevolenza di Buenos Aires, dalla Deutsches Schauspielhaus di Amburgo a De Kleine Komedie di Amsterdam, dal Teatro Municipale di Istanbul al Teatro dell’Opera di Ankara. Ha lavorato con importanti artisti del calibro di Gigio Morra, Gennaro Cannavacciuolo, Marisa Fabbri, Carlo Monni, Lucia Poli, Serra Yilmaz e Maddalena Crippa.

Attualmente si interessa alla promozione della nuova drammaturgia internazionale, impegnandosi nella traduzione, pubblicazione e produzione di opere di autori quali l’uruguaiano Sergio Blanco, il francese Rémi De Vos, il catalano Josep Maria Mirò e il cubano Abel Gonzàlez Melo.

Eventi di rilievo

Nel 1976 lavora per due mesi negli Stati Uniti con Peter Schumann ed entra in contatto con esperienze artistiche quali quelle di Robert Wilson, lo Squat Theatre, Richard Foreman, Meredith Monk e il Teatro Kabuki.

Nel 1980 Maurizio Scaparro lo chiama per collaborare alla realizzazione del suo primo Carnevale del Teatro a Venezia.

Nel 1982 è scelto, insieme alla sua compagnia Pupi Fresedde, per effettuare la prima tournée europea sovvenzionata dalla Commissione Culturale della Comunità Europea.

Nel 1982 scrive e dirige per il film Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli la scena del Teatro d'Alibert.

Nel 1984 produce per il Festival d’Avignone, diretto da Bernard Faivre d'Arcier, lo spettacolo L’amore delle tre Melarance scritto per l’occasione da Vincenzo Cerami e musicato da Nicola Piovani.

Dal 1981 al 1984 lo spettacolo Don Giovanni e il suo servo Pulcinella con Gigio Morra realizza quattro anni di tournée internazionale. Dal 1990 al 1999 lo spettacolo Carmela e Paolino con Gennaro Cannavacciuolo ed Edi Angelillo realizza nove anni di tournée. Dal 2005 al 2018 lo spettacolo L’ultimo harem con Serra Yilmaz resta per quattordici anni consecutivi in cartellone, realizzando soltanto al Teatro di Rifredi ben 25.857 presenze.

Nel 1985 mette in scena per la Biennale di Parigi il melodramma Orfeo II di Claudio Monteverdi/Luciano Berio, lo spettacolo che inaugura, alla presenza del ministro Jack Lang, la Grande Halle de la Villette, ambiziosa opera voluta da Mitterand.

Nel 1989 viene chiamato a partecipare alle manifestazioni per il Bicentenario della Rivoluzione Francese, scrivendo e producendo per il Centre Dramatique de Montpellier il testo bilingue, italiano/francese, Figaro o le disavventure d'un barbiere napoletano.

Nel 1992 lavora per sette mesi in televisione, realizzando 24 sketch comico/musicali sulla canzone italiana del Novecento per altrettante puntate del programma di Rai Uno Partita doppia condotto da Pippo Baudo.

Dal 1997 al 2001 è consulente e direttore artistico del Teatro Manzoni di Pistoia.

Nel 2002 mette in scena (in lingua turca e con un cast di stellare) La famiglia dell’antiquario di Goldoni per il Teatro Municipale di Istanbul. Negli anni successivi, viene chiamato al Teatro Nazionale di Ankara per dirigere, sempre in lingua turca, tre suoi spettacoli. Contemporaneamente viene incaricato per diversi anni di tenere dei corsi di Commedia dell’Arte presso la Bilkent University di Ankara.

Dal 2017, grazie alla collaborazione con la casa editrice Cue Press, si dedica alla traduzione e pubblicazione di testi della nuova drammaturgia internazionale.

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