Renzi ascoltato in commissione sul Piano strutturale per Firenze

Il Pdl: "Un gesto importante che auspichiamo non sia isolato, ma il primo di un serio e costruttivo confronto istituzionale".

Redazione Nove da Firenze
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18 novembre 2009 17:40
Renzi ascoltato in commissione sul Piano strutturale per Firenze

Si è svolta oggi l'audizione del primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, in commissione urbanistica per parlare del Piano strutturale. L'iniziativa ha trovato il plauso di Valdo Spini, quello, seppur accompagnato da qualche critica, del Pdl, mentre Ornella De Zordo ha chiesto al Comune di chiedere alla Regione Toscana una deroga sui tempi per evitare la clausola di salvaguardia. “Positivo il metodo inaugurato oggi con il sindaco e assessore all’urbanistica sui temi del nuovo Piano strutturale del Comune di Firenze”.

Lo ha detto il capogruppo Valdo Spini dopo l'audizione del sindaco Matteo Renzi in commissione urbanistica “Mi auguro – ha detto Spini - che da qui all’elaborazione del Piano Strutturale vi sia la possibilità di riunioni periodiche con la commissione urbanistica in modo da poter coinvolgere questo importante consesso nel processo decisionale di quella che forse è il più grande impegno che attende la città di Firenze nel prossimo anno. Il sindaco ci ha anche comunicato che la giunta ha proceduto alla modifica di alcuni articoli del regolamento edilizio”.

Il capogruppo annuncia “una verifica se questo risponde alle esigenze per le quali avevamo proposto al Consiglio comunale di istituire una commissione speciale o meno. Com’è noto la votazione su questo punto è stata accantonata nel Consiglio comunale di lunedì. Pertanto alla luce di questa verifica decideremo se mantenerla o ritirarla. Ho trovato – ha detto Spini - anche interessanti gli spunti del sindaco per avere una stesura del Piano Strutturale che sviluppi anche la partecipazione dei cittadini.

Proprio in questo senso il nostro gruppo ha presentato le prime proposte di attuazione della legge della regione toscana in tema di partecipazione”. Secondo Spini “i nodi da sciogliere sono molti, a cominciare dal nuovo accordo con le Ferrovie che va raggiunto entro il 5 dicembre per continuare fino al nuovo disegno dell’area Castello che il Comune deve elaborare. Quindi il giudizio sui contenuti va naturalmente dato quando i contenuti stessi verranno alla luce. Posso dire peraltro che sulle intenzioni e sul metodo il giudizio è buono.

Certo, a monte di tutto occorre vi sia una prospettiva strategica di sviluppo della città, una previsione di quello che sarà nei prossimi vent’anni per poter effettuare scelte urbanistiche che non siano tarate sul contingente ma possano davvero rilanciare il ruolo di Firenze”. “Finalmente il sindaco che ha anche la delega all'urbanistica si è presentato in commissione per confrontarsi con i consiglieri. Un gesto importante che auspichiamo non sia isolato, ma il primo di un serio e costruttivo confronto istituzionale”.

Lo hanno dichiarato i consiglieri del Pdl membri della commissione urbanistica in Palazzo Vecchio (Giovanni Galli, Bianca Maria Giocoli, Giovanni Donzelli, Marco Stella). "Abbiamo appreso con soddisfazione – hanno detto gli esponenti del centrodestra - che la Giunta ha sposato la nostra ormai pluriennale richiesta di mettere un freno ai recuperi urbanistici facili, quelli degli edifici che tecnicamente chiamiamo classe 6, recuperi che hanno permesso a piccoli capannoni industriali di trasformarsi in ingombranti complessi residenziali senza nemmeno passare dal Consiglio comunale.

E' importante cambiare le norme su cui vi sono indagini in corso. Resta però tardivo e insufficiente questo intervento per il grande tema della trasparenza nell'urbanistica. Dispiace invece evidenziare che il Pd di Renzi appena due giorni fa abbia scelto di bocciare la nostra proposta di adottare un codice etico per evitare il ripetersi di altre situazioni poco trasparenti. Restiamo comunque pronti a portare il nostro contributo costruttivo nell'elaborazione dei piani di sviluppo di questa città, se tali piani sono elaborati in un contesto ampio e armonioso.

Oggi Renzi però ha soltanto raccontato i propri sogni su: contenitori da recuperare, Castello con la cittadella viola, piano strutturale e i progetti per il campo di Marte”. Secondo il Pdl “si tratta di idee che lo stesso Renzi ha vincolato ad un precedente piano della mobilità che dovrebbe decidere su nuove linee della tramvia, nuova stazione dell'alta velocità e valorizzazione dei binari metropolitani di superficie.

Peccato che questo piano esista per ora solo nella fantasia del Sindaco, senza una sola proposta concreta degli uffici tecnici. Di fatto anche oggi abbiamo parlato di buone intenzioni che speriamo diventino atti. Peccato che per ora la realtà sia ben diversa”. "La città di Firenze merita un Piano Strutturale d'eccellenza. L'amministrazione ora intervenga con Regione Toscana per chiedere una deroga sui tempi secondo i quali scatterebbe la clausola di salvaguardia". E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo, in merito alle norme urbanistiche su cui il sindaco e la giunta stanno lavorando.

"Un intervento con la regione è richiesto sia dalla rilevanza di un atto che disegna il futuro di una città come il capoluogo toscano, sia la criticità in cui si trova attualemente l'urbanistica fiorentina. Solo così sarà possibile realizzare uno strumento urbanistico di qualità e che rispetti le norme sulla 'Valutazione integrata degli effetti territoriali, ambientali, sociali ed economici e sulla salute umana' come prescrive la LR 1/05 all'art. 11, oltre che lo stesso Ministero dell'Ambiente.

Chiediamo che se la volontà, condivisibile, è quella di elaborare un nuovo piano, questo sia predisposto con la necessaria cura, informazione, discussione, condivisione. Prendiamo atto che Renzi concorda di fatto con quella che da tempo è una nostra richiesta di azzerare il vecchio Piano Strutturale, ripartendo da uno nuovo - ha detto De Zordo - così come quella di modificare velocemente le norme tecniche che hanno permesso tanti interventi devastanti nel tessuto cittadino, in particolare i famigerati edifici in 'classe 6'.

Anche se su questo aspetto riteniamo necessaria una verifica più ampia sulle norme potenzialmente dannose". (lb)

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