Biblioteche? Saranno promosse dalla RegioneToscana

Sta partendo, su iniziativa di Regione Toscana, una campagna di comunicazione (“Ma dove? In biblioteca”) pensata apposta per informare che in Toscana è finito da un pezzo il tempo delle biblioteche polverose.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2009 13:08
Biblioteche? Saranno promosse dalla RegioneToscana

Gli utenti abituali sono molto soddisfatti per i servizi ottenuti, ma solo il 7% dei toscani utilizza una biblioteca pubblica ed è molto difficile “catturare” pubblico nuovo nonostante che negli ultimi anni le biblioteche pubbliche toscane abbiano fatto balzi in avanti giganteschi in termini di rinnovamento di spazi e servizi. Ecco perché sta partendo, su iniziativa di Regione Toscana, una campagna di comunicazione (“Ma dove? In biblioteca”) «pensata apposta – dice Paolo Cocchi, assessore toscano alla Cultura – per informare che in Toscana è finito da un pezzo il tempo delle biblioteche polverose e noiose: frequentare una biblioteca può essere una fra le cose più utili, e divertenti, da fare e non solo per cercare libri ma anche per leggere quotidiani, prendere in prestito film e cd musicali, navigare in internet, crescere come cittadini». Nell'ultimo decennio – prosegue l'assessore – fra Regione ed enti locali sono stati co-finanziati quasi 70 interventi in biblioteche pubbliche, per oltre 42 milioni di euro («uno scenario forse unico a livello nazionale»).

Strutture come la “San Giorgio” a Pistoia, le “Oblate” a Firenze, gli “Intronati” di Siena, quella di Scandicci (ma anche piccole biblioteche: Massa Marittima, Tavarnelle Val di Pesa, Castelfranco di Sotto) sono una «eccellente testimonianza di un modello di piazza civica, di luogo pubblico dov'è di nuovo possibile far fruttare l'intelligenza uscendo dalla dittatura dei centri commerciali e di un uso spesso solipsistico del web». 260 le biblioteche comunali presenti in 244 (su 287) Comuni toscani: vi lavorano 1.380 operatori (di cui il 25% volontari) che gestiscono quasi 7 milioni di unità documentarie con una spesa (2008) di oltre 32 milioni di euro. “Ma dove? In biblioteca” alterna vetrofanie e pannelli sugli autobus (a Firenze, Prato, Pistoia, Siena per un mese, dal 15 novembre) con distribuzione di segnalibri in 20 centri commerciali della regione (domenica 29 novembre dalle 15 alle 17).

Uno spot (30'') passerà per l'intero dicembre in 65 sale cinematografiche toscane mentre su “Rete Toscana Classica” è iniziato - e proseguirà fino al 27 gennaio - un ciclo di 6 trasmissioni su altrettante biblioteche comunali toscane. Due le biblioteche che stanno per inaugurare la nuova sede: Prato e l'Isolotto di Firenze. Lunedì 16 novembre sarà il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a tagliare il nastro della nuova “Lazzerini” presso una ex fabbrica nel centro storico di Prato, la Campolmi.

(per la Regione Toscana interviene il presidente Claudio Martini). La Firenze dell'Isolotto avrà la sua nuova biblioteca in via Canova con inaugur azione prevista il 30 dicembre. Eventi particolari, compresi nella campagna di comunicazione (400 mila euro le risorse regionali complessivamente investite), anche in altre nove biblioteche toscane. Si parte sabato 14 novembre a Borgo San Lorenzo (inaugurazione campagna di comunicazione, mostre di foto, animazioni per bambini, corsi per over 50 sull'uso del web, presentazioni di libri con aperitivo, concorso per scritti, disegni e video sulla biblioteca). Da non dimenticare – conclude Cocchi – il deficit comunicativo su alcuni servizi («vere e proprie eccellenze a livello non solo nazionale, purtroppo assai poco conosciuti») gestiti dalla Regione.

Tre, in particolare: il servizio di prestito interbibliotecario (“Libri in rete”) che consente di ricevere in prestito un libro proveniente da qualsiasi altra biblioteca toscana; il servizio on-line (“Chiedi in biblioteca”) con una squadra di bibliotecari pronti a rispondere a qualsiasi richiesta di informazione; il grande catalogo virtuale delle biblioteche pubbliche e universitarie (“Metaopac”) con 6 milioni di titoli. di Mauro Banchini

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