Nasce in Giappone nel diciassettesimo secolo e invita a osservare il mondo con occhio attento, costringendo a liberarsi delle sovrastrutture, delle parole inutili e superflue, per "cogliere" l’essenza di un avvenimento, la sostanza di una esperienza, il centro di una emozione. Questa la forza dell’Haiku, un componimento poetico, una brevissima poesia formata solo da tre versi. Una poesia di concentrazione, che ha caratteristiche molto precise, come si spiegherà nel corso della presentazione del libro HAIKU (Fondazione Il Bisonte), di Mina Girolami, giovedì 22 gennaio alle 16.30, in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi. Nell’Haiku classico i versi sono formati da un numero preciso di sillabe.
Il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo sette, il terzo di nuovo cinque, per un totale di diciassette sillabe. All’origine i contenuti dell’Haiku erano la natura, i sentimenti e le emozioni del poeta nei confronti della natura. Ma oggi si scrivono Haiku capaci di spaziare su qualsiasi argomento. La resentazione del libro di Mina Girolami sarà giovedì 22 gennaio alle 16.30, in Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi (via Cavour, 4 - Firenze), con il consigliere regionale Severino Saccardi.
Alla presentazione – con l’autrice – interverranno il consigliere regionale Severino Saccardi, Renzo Gherardini e Corrado Pestelli.
