Nencini: più tutela per i minori in TV

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2007 23:01
Nencini: più tutela per i minori in TV

“Un’azione incisiva di vigilanza per la tutela delle fasce più deboli dei consumatori di tv, radio e degli altri mezzi di comunicazione locale, a cominciare dai minori. Non solo. Troppi bimbi sono soli ‘in rete’ ed il 43 per cento lo è tutti i giorni. Anche internet, quindi, deve essere al centro di un monitoraggio costante, diretto eventualmente a suggerire forme di protezione e di filtro”. E’ questo uno dei passi centrali dell’intervento del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, alla seduta del Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana, impegnato nella definizione del proprio programma di attività per l’anno in corso.

Il presidente ha chiesto al Corecom della Toscana una particolare attenzione non solo alle trasmissioni nella fascia protetta, dalle 16 alle 19, ma anche a quelle delle ore notturne “a luci rosse”. “Il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è precocemente erotizzato da linguaggi e immagini, di fronte ai quali genitori, insegnanti, istituzioni in genere stanno spesso solo a guardare – ha osservato il presidente – Sviluppare analisi, al di là della semplice rilevazione dei consumi di internet o dei programmi radio e tv, per esempio, può contribuire ad educare i consumatori e mettere ragazzi e famiglie in condizioni di gestire al meglio la rete, il mezzo televisivo e gli altri media”
Nencini ha anche lanciato l’idea di un riconoscimento regionale, una sorta di “Gonfalone d’argento media e tv” per televisioni, radio o giornali locali che dimostrino di non lasciarsi sopraffare dalla logica di mercato rispetto alle esigenze educative dei minori.

“Ci sono due visioni dei Comitati regionali per le comunicazioni: una minimalista, più tradizionale, ed una più alta – ha sottolineato il professor Marino Livolsi, presidente del Corecom toscano – Noi siamo, in sintonia con il presidente Nencini, per la seconda visione. Per questo sarà necessaria una revisione delle deleghe ed un potenziamento delle nostre attività di monitoraggio e di ricerca già in corso”. “Avanzeremo quanto prima le nostre proposte – ha aggiunto - Possiamo pensare di legare la distribuzione delle risorse regionali anche ad alcuni parametri qi qualità, come l’attenzione verso i minori”.

(dp)

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