Il gruppo regionale di Forza Italia ha chiesto le dimissioni dell' assessore all' ambiente Tommaso Franci ritenendo ''fallita'' la delibera dei blocchi del traffico delle targhe alterne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2003 09:57
Il gruppo regionale di Forza Italia ha chiesto le dimissioni dell' assessore all' ambiente Tommaso Franci ritenendo ''fallita'' la delibera dei blocchi del traffico delle targhe alterne

FIRENZE- La richiesta di dimissioni e stata avanzata dal capogruppo, Lorenzo Zirri, e dai consiglieri Paolo Marcheschi e Maurizio Dinelli che hanno organizzato ieri un incontro sull'inquinamento atmosferico per fare il punto della situazione, a circa sei mesi dall'approvazione della delibera. Il gruppo di Forza Italia chiede inoltre che la delibera in questione venga ritirata, che sia potenziata la ricerca sulle Polveri fini e che siano fatti dalla Regione investimenti infrastrutturali anti-inquinamento e anti-rumore.

Nel corso dell' incontro organizzato dai consiglieri di FI, secondo quanto e' stato riferito, Ivo Allegrini, Direttore dell'Istituto Inquinamento Ambiente del Cnr, ha spiegato che la normativa nazionale prevede con decreto legislativo 351/99 che le Regioni si dotino di un Piano di risanamento che presuppone una zonizzazione della regione ed una conoscenza accurata delle fonti di inquinamento, e che la Toscana e' tuttora inadempiente. Allegrini, secondo quanto riferito dai consiglieri di Forza Italia, ha inoltre criticato l'assoluta assenza di dati scientifici a supportare le misure di emergenza regionali, che hanno dimostrato la loro inutilita'.

In particolare, Allegrini avrebbe detto che misure come le targhe alterne o il blocco del traffico non hanno riscontri in Europa e in America. Tra gli altri intervenuti anche Luciano Lepri, docente di Chimica dell'Ambiente dell'Universita' di Firenze, che avrebbe lamentato l' assoluta assenza in Toscana di dati su quali polveri sono dannose e, soprattutto, di una valida e capillare rete di monitoraggio delle polveri fini (Pm 10), della loro provenienza e della loro composizione. ''Quanto e' stato detto dagli esperti intervenuti all' incontro - ha dichiarato Marcheschi · dimostra che la delibera regionale dello scorso ottobre e' un totale fallimento.

Non e' stato conseguito alcun risultato positivo e gli stessi Sindaci hanno piu' volte contestato questa normativa inapplicandola''. Il Consigliere Maurizio Dinelli ha ricordato che Forza Italia fin dal Gennaio 2001 ha richiesto interventi strutturali da parte della Giunta Regionale (e non interventi-tampone quali le targhe alterne) con accordi Regione-Governo, come e' avvenuto nei casi di Emilia Romagna e Lombardia.
"Un campionario di disinformazione e superficialità". Così l'assessore all'ambiente Tommaso Franci replica alle accuse lanciate nei suoi confronti dal gruppo regionale di Forza Italia, in relazione alle politiche anti-inquinamento della Regione Toscana.

"E' grave - spiega innanzitutto l'assessore - che venga affermato che in Toscana non si abbia a disposizione né un Inventario, né una classificazione del territorio, né una rete di rilevazione delle polveri. Di fronte ad affermazioni del genere è doveroso ricordare che nel 2000 è stato approvato l'Inventario regionale delle sorgenti di emissioni, peraltro già in corso di aggiornamento, che nel 2001 abbiamo approvato la classificazione del territorio secondo le direttive comunitarie, che oggi disponiamo di una rete di 41 centraline, tra le più avanzate ed efficienti in Italia, i cui dati sono raccolti ed immessi online sul sito della nostra agenzia per la protezione ambientale".

L'assessore ricorda anche l'impegno del governo regionale per studiare ancora più a fondo il problema dell'inquinamento da polveri. "Come ben sanno gli stessi consiglieri di Forza Italia la Regione si è già posta il problema di approfondire la questione, tanto che con il piano regionale di tutela ambientale sono stati finanziati ben sette studi, attualmente in corso di esecuzione in altrettante aree della Toscana, con un investimento complessivo di 258 mila euro. Siamo comunque consapevoli della complessità del problema delle origini e della composizione delle polveri.

Per questo, come abbiamo indicato in una comunicazione agli atti del consiglio regionale già dal 12 marzo, abbiamo deciso di avviare una campagna di studio ancora più approfondita, che coinvolgerà tutti i centri di ricerca toscani".
Questa campagna è anche tra le iniziative previste dal protocollo di intesa che in questi giorni Regione ed enti locali hanno sottoscritto per arrivare all'accordo di programma che, entro il prossimo ottobre, consentirà una gestione coordinata e condivisa della qualità dell'aria.

Sulla base dell'esperienza di questi anni, spiega ancora Franci, il governo regionale ha già valutato l'opportunità di passare dai blocchi generalizzati, come le targhe alterne, a misure selettive di rigidità crescente per i mezzi più inquinanti. "Nei prossimi giorni - conclude Franci - apriremo il tavolo con gli enti locali per la definizione del piano integrato di gestione della qualità dell'aria. Ben vengano i contributi in questo senso anche del governo. Non credo però che sia da sbandierare un accordo di programma come quello firmato due anni fa con l'Emilia Romagna, visto che oggi stesso l'assessore all'ambiente di questa regione mi ha confermato che nonostante tutti gli impegni assunti dal governo non è ancora arrivata una lira".

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