Domani all'istituto degli Innocenti la prima riunione rete europea Osservatori Infanzia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2003 13:03
Domani all'istituto degli Innocenti la prima riunione rete europea Osservatori Infanzia

Si incontrano domani a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti, i rappresentanti degli otto Stati membri dell’Unione che hanno già aderito alla rete (Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna) e i rappresentanti di altri sette Stati europei che siedono per adesso in qualità di osservatori (Germania, Olanda, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Austria e Grecia). La rete, fortemente voluta dal governo italiano, Ministero Welfare, raccorderà gli osservatori esistenti che, nei diversi paesi europei, si occupano di infanzia e adolescenza, con lo scopo di promuovere un confronto e uno scambio di informazioni sulla condizione dell’infanzia, sulle relative politiche perseguite e le migliori pratiche da adottare.

Sarà una funzione importante che potrà essere di forte stimolo anche perché questa materia non rientra nelle competenze dell’Unione. Il Segretariato della rete è affidato al Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, organismo tecnico di supporto del Ministero del Welfare - Dipartimento per gli Affari sociali e previdenziali – che opera a Firenze, presso l’Istituto degli Innocenti. Per il 2003 i costi del Segretariato saranno sostenuti dal Governo italiano, nell’ambito degli investimenti previsti dalla legge 451 per le funzioni del Centro Nazionale.

Nella riunione di domani saranno scelti il nome e il marchio della rete e si dovrà pianificare l’attività per il 2003, che prevede tra l’altro la realizzazione in Italia di un seminario europeo su una tematica relativa ai minori ritenuta di maggiore attualità, oltre alla creazione di un sito internet comune e alla messa in rete delle conoscenze. In particolare la rete punterà a sviluppare approcci investigativi e operativi comuni con fenomeni transnazionali, in rapporto ai paesi dell’Unione e a quelli di prossima adesione, che coinvolgono i minori, come, ad esempio: esclusione sociale e povertà, minori stranieri non accompagnati.
“La costituzione del Gruppo intergovernativo permanente per l’infanzia e l’adolescenza denominato Europe de l’enfance rappresenta per l’Italia – osserva la sen.

Grazia Sestini, Sottosegretario al Ministero del Welfare con delega alle Politiche Sociali - un momento importante nel percorso intrapreso dai Paesi membri verso il riconoscimento di un’attenzione trasversale per la protezione dei diritti e degli interessi dell’infanzia e dell’adolescenza. L’Italia è lieta di ospitare a Firenze, presso la sede del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’infanzia e l’adolescenza, il Segretariato della rete dei Centri europei per l’infanzia e garantisce la propria collaborazione nelle misure e forme che potranno essere individuate concordemente.

E’ in questo spirito di collaborazione – aggiunge il Sottosegretario Sestini, in un messaggio inviato ai partecipanti - che auguro a tutti i membri della rete un proficuo lavoro e attendo di conoscere i suggerimenti e le indicazioni che dal confronto emergeranno, per orientare anche l’azione del Governo nell’ambito delle politiche per l’infanzia”.
Al fine di sviluppare l’attività della rete un apporto potrà essere fornito dalla Biblioteca Innocenti Library che unisce le raccolte documentarie dell’Istituto degli Innocenti e dell’Unicef-Irc, mettendo a disposizione un patrimonio di 13.000 volumi in varie lingue e tipologie, oltre a una serie di periodici nazionali e internazionali esclusivamente dedicati all’infanzia e all’adolescenza.

Un altro punto importante riguarda il rapporto della rete con le organizzazioni non governative e con l’Unicef-Irc (Innocenti Research Centre), il centro internazionale di studi Unicef che ha sede presso l’Istituto degli Innocenti. Anche se la rete sarà principalmente uno strumento tecnico e scientifico a sostegno del Gruppo intergovernativo Europe de l’enfance, l’apporto di idee e di esperienze che le ONG e l’Unicef potranno fornire è considerato di cruciale importanza.

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