FSF: oggi manifestazione di protesta
Il commento del Presidente della Toscana, Claudio Martini, agli arresti di Cosenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2002 08:18
FSF: oggi manifestazione di protesta<BR>Il commento del Presidente della Toscana, Claudio Martini, agli arresti di Cosenza

FIRENZE- Il Firenze Social Forum e' pronto a lanciare una campagna nazionale per abrogare i reati di opinione di cui sono accusati i militanti della rete dei Disobbedienti arrestati oggi su ordine della procura di Cosenza. Si tratta dei reati di ''propaganda sovversiva'' e di ''cospirazione politica per sovvertire l'ordinamento economico dello Stato''. ''Stiamo gia' ricevendo adesioni per quello che e' l'unico insegnamento che possiamo trarre da questo evento tragico degli arresti - ha annunciato Tommaso Fattori del Firenze Social Forum -.

E cioe' lanciare una campagna nazionale per cancellare dal nostro ordinamento reati di opinione ereditati dal codice fascista, che oggi suonano come scandalosi per uno stato di diritto e che non hanno piu' ragione di esistere''. Sulla vicenda degli arresti, il Fsf, riunito con i suoi rappresentanti nella sede dell'Arci di Firenze, ha ribadito che ''il tentativo provocatorio di spaccare il movimento non riuscira' e non fara' perdere le caratteristiche pacifiche emerse nella loro interezza durante il Forum Social Europeo di Firenze''.

Prime iniziative di protesta un presidio davanti alla prefettura ieri pomeriggio e una riunione oggi- per la quale e' in corso la richiesta di autorizzazione per un corteo - in piazza San Marco a partire dalle ore 10. Legambiente Firenze e Legambiente Toscana aderiscono alla protesta e alla manifestazione.
“E’ indispensabile che il Paese conosca rapidamente le ragioni che hanno spinto i magistrati di Cosenza ad ipotizzare accuse così pesanti e a prendere iniziative così forti come l’arresto di persone che fino ad una settimana fa hanno contribuito al pieno e pacifico svolgimento del Social forum europeo e della grande manifestazione per la pace di Firenze”.
E’ questo il commento del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini alla notizia dell’arresto dei militanti no global avvenuto a Cosenza.

“Esprimo fiducia e rispetto verso l’attività della magistratura, ma sono stupito dalla pesantezza dei provvedimenti. Mi auguro che nessuno voglia strumentalizzare questa vicenda per alzare nuovamente steccati tra il movimento che ha manifestato a Firenze e il resto della società”. “Spero – conclude Martini - che si faccia rapidamente chiarezza tenendo conto del dialogo positivo tra movimenti giovanili, forze dell’ordine e istituzioni che si è realizzato solo una settimana fa a Firenze, dando orgine a un fatto nuovo e importantissimo.

E’ grazie a questo lavoro di collaborazione che il Social forum di Firenze si è svolto pacificamente superando la tragica pagina di Genova. Ci sono già troppe tensioni nel paese e ognuno è chiamato a favorire un clima sereno per lo sviluppo di una dialettica democratica. E’ interesse di tutto il Paese che la positiva esperienza avviata a Firenze non venga vanificata solo dopo pochi giorni”.
"Sembra così scoperta la regia politica di Gianni De Gennaro nell'opera di criminalizzazione del movimento in corso, da apparire persino non credibile -ha dichiarato ieri Gigi Malabarba, capogruppo di Rifondazione Comunista al Senato- "La Questura di Cosenza si è affrettata a dire che l'iniziativa non è solo opera del Ros dei Carabinieri, ma anche della Digos e di altri reparti investigativi della polizia e dei gruppi operativi Special-Criminalpol di Roma.

C'era qualcuno che poteva avere dubbi sull'origine dell'azione della Magistratura calabrese, ossia della stessa zona di provenienza del prefetto De Gennaro, confortata dall'aiuto di quella Criminalpol laziale di cui è stato direttore l'attuale Capo della polizia?.
C'è qualcuno che si ricorda delle rimozioni-promozioni dei funzionari di PS amici di De Gennaro, indagati per le azioni repressive di Genova, in particolare delle squadrette dell'amico Canteririni, implicate nel massacro alla scuola Diaz, quelle che si compongono e scompongono nel nulla dopo le loro missioni? -ha aggiunto Malabarba- A qualcuno è venuto il sospetto che la Magistratura genovese potrebbe non essere affidabile nella gestione di indagini così importanti e che, dopo Firenze, c'è anche una candidatura del prefetto Achille Serra che minaccia l'incarico dell'intoccabile De Gennaro, unica vera continuità nel passaggio dai Governi di centrosinistra a quello di centrodestra? C'è qualcuno che non veda la decisione politica di reagire al successo del movimento a Firenze, indipendentemente dalle esigenze contingenti del Governo italiano, e quindi anche al di là delle responsabilità del Ministro Pisanu? Non era forse già successo al Ministro Scajola a Genova -continua Malabarba- l'esser messo di fronte al fatto compiuto? Come PRC abbiamo presentato oggi interrogazioni urgenti a Pisanu, alcune anche con altre forze dell'opposizione.

Tuttavia, l'autoesclusione della Margherita da queste ha a che vedere forse con l'operato di un precedente Ministro dell'Interno siciliano? Chiedo con forza che Pisanu venga in aula al Senato urgentemente per riferire su questa vicenda inquietante, anche se a mio avviso sempre più chiara e premeditata. Vedremo se la forza del prefetto continuerà ad essere superiore anche a quella del Governo: non me ne stupirei" ha concluso il rappresentante di Rifondazione, che ha riproposto l'avvio di una Commissione d'inchiesta sui fatti di Genova, la cui discussione è stata avviata qualche giorno fa al Senato in Commissione Affari costituzionali.

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