Scuole fiorentine: dal Governo 5 milioni di euro in meno
A rischio soppressione 14 istituti: soprattutto nelle aree montane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2002 14:53
Scuole fiorentine: dal Governo 5 milioni di euro in meno<BR>A rischio soppressione 14 istituti: soprattutto nelle aree montane

9 agosto 2002 – Il principale effetto nell’area fiorentina della sperimentazione che il Ministro Moratti vuole far partire all’inizio del nuovo anno scolastico rischia di essere la soppressione di quattordici istituti, e fra essi di quelli comprensivi dell’Alto Mugello e della Montagna fiorentina. che non raggiungono la quota di 500 iscritti. Una penalizzazione gravissima per aree come quelle di Palazzuolo, Marradi, Firenzuola o San Godenzo, nelle quali è più forte la necessità di sostegni allo sviluppo.
Della situazione che si sta prospettando nella scuole è fortemente preoccupato il vicepresidente ed assessore alla pubblica istruzione della Provincia, Piero Certosi: “In queste condizioni e con queste incertezze non siano in grado di programmare nulla – dice Certosi – la confusione è estrema e sono molto preoccupato per quello che aspetta la scuola a settembre”.
Un ulteriore grave motivo di incertezza viene dai tagli all’edilizia scolastica operati dal Governo con la Finanziaria: “Il Ministro Moratti, in occasione del suo insediamento, aveva promesso un rilancio degli investimenti e sulla scorta degli anni precedenti aspettavamo per la nostra provincia circa 5 milioni di euro per il 2002 e altrettanti per il 2003 e il 2004; poi invece non è stata rifinanziata neppure la legge di settore.

Ora – spiega Certosi – per il 2002 non c’è una lira e per gli anni successivi le prospettive sono buie. Sarà difficile, per non dire impossibile, garantire che le scuole siano a norma per il dicembre 2004, come previsto dalla legge. Per quanto riguarda gli istituti di competenza della Provincia la Giunta provinciale valuterà a settembre come far fronte a questa situazione”.
I tagli comportano per il 2002 la cancellazione di lavori programmati al Liceo classico Michelangelo per 200mila euro, all’Istituto magistrale Pascoli per 612mila euro, al Liceo classico Dante per 650mila euro, al Professionale alberghiero Buontalenti per 820mila euro, al Professione per l’agricoltura per 150mila euro e all’Istituto per l’arte della ceramica di Sesto per 150mila euro.

Per il 2003 salterebbero le previsioni di ulteriori lavori: all’Istituto Duca d’Aosta per 700mila euro, al Liceo artistico Alberti per 800mila euro, all’educandato della SS. Annunziata per 500mila euro e in altre scuole da definire per 1milione e 500mila euro.
“Se pensiamo – aggiunge Certosi - che oltre a tutto questo c’è il problema dei servizi di pulizie e di mensa, retti con contratti provvisori con ditte che non vengono pagate da oltre 4 mesi, e che invece di assumere i 100mila insegnanti promessi nel triennio il Ministero ha deciso di sopprimere i posti assegnati alla sperimentazione, 149 docenti nella nostra provincia, è chiaro che tutto il mondo della scuola vive all’insegna dell’approssimazione e dell’improvvisazione.

In questo quadro si vuole inserire una sperimentazione, senza avere né il tempo né le risorse necessari. Per partire a settembre credo che l’unico punto di riferimento non possa che essere la legge esistente, quella di Berlinguer e di Di Tullio, bloccata dalla Moratti senza un’alternativa credibile”.
“Per quanto ci riguarda – conclude il vicepresidente della Provincia - siamo convinti che sia necessario difendere quelle che ci paiono le maggiori e indubitabili conquiste degli ultimi anni: scuole moderne, in contenitori idonei, che offrono una ricchezza di indirizzi in forma decentrata sul territorio”.

In evidenza