Manifestazione per la Pace in Medio Oriente lunedì 8 aprile, ore 21:00, in piazza della Signoria a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2002 23:49
Manifestazione per la Pace in Medio Oriente lunedì 8 aprile, ore 21:00, in piazza della Signoria a Firenze

Le notizie che vengono da Ramallah, Betlemme, Nablus e le altre città della Palestina sono tremende. Stiamo assistendo al massacro di un popolo mentre i governi di tutto il mondo si parlano addosso e sono immobili di fronte a questa tragedia. Gli unici che si sono attivati sono quegli splendidi volontari di Action for Peace presenti fisicamente in Palestina con delegazioni miste di attivisti, sindacalisti, giornalisti indipendenti e parlamentari. Si stanno opponendo con il loro corpo ai rastrellamenti e agli omicidi compiuti dall'esercito israeliano agli ordini di Sharon, già responsabile del massacro di Sabra e Chatila del 1982.

E i fiorentini come reagiscono a tutto ciò? Ieri e oggi varie realtà si sono sedute intorno ad un tavolo per organizzare iniziative cittadine e di interposizione pacifica nei Territori Occupati : dal sindaco Domenici alla Rete Lilliput, dal Social Forum alla Cgil, dalla comunità palestinese ai partiti, fino ai volontari di Action for Peace supportati da Porto Franco. Tutti insieme per la prima volta chiedono con forza due cose: il ritiro immediato di Israele dalla Palestina e l'invio di forze di interposizione nelle città sotto assedio.

Appuntamento per tutta la città sabato mattina alle 10 in piazza San Marco dove partirà la manifestazione "Fermiamo il massacro in Palestina" organizzata dal Firenze Social Forum.
Le istituzioni della Toscana (Regione Toscana, su iniziativa di Claudio Martini, Anci-Toscana, Urpt) vogliono dare una risposta alla domanda di pace e di giustizia che proviene da tutta l’opinione pubblica in ordine alla tragedia del Medio Oriente.
"L’intera società toscana - dalle istituzioni alle organizzazioni sociali, economiche, sindacali, dal mondo associativo a tutti i cittadini - è chiamata a mobilitarsi per una grande manifestazione regionale per testimoniare - tutti insieme - l’irrinunciabile scelta della pace e della non violenza".
La Toscana chiede:
· che il governo israeliano ritiri subito le truppe dai territori palestinesi e venga immediatamente fermato il terrorismo palestinese;
· che non si compiano massacri nei confronti della popolazione inerme;
· che si realizzi una tregua immediata, con l’invio di una forza di interposizione, e si riapra subito il dialogo;
· che il presidente Arafat sia libero di agire e di muoversi;
· che si autorizzi ogni intervento umanitario per alleviare le sofferenze delle popolazioni civili.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla manifestazione di lunedì 8 aprile 2002, alle ore 21.00, in Piazza della Signoria a Firenze.
Domani alle ore 18:30, al CPA, Via di Villamagna 27/a, presentazione della mostra di Joe Sacco, fumettista nordamericano autore di un libro a fumetti sulla Palestina del 1992.

Alle ore 20.00 cena; seguirà alle ore 21.30 un dibattito con Stefano Chiarini, "Il Manifesto" ed un compagno palestinese del Comitato di appoggio alla resistenza palestinese. Programma di sabato 6 aprile: dalle 18.00 Mostra; alle ore 21.00, cena araba. Seguirà alle ore 22.30 un video sugli ultimi sviluppi in Palestina, di Grimaldi. Il ricavato della due giorni contribuirà alla costruzione di un Centro Logopedico in Palestina (campagna RdB Donne) ed alla Campagna "Adotta un asilo in Palestina" del Comitato Donne Palestinesi di Gaza.

Informazioni CPA FI-SUD - Via di Villamagna 27/A - - 055/6580479 - email: CPA@ecn.org
Lunedì 8 aprile -ore 16:30- a Bagno a Ripoli, Sala Conferenze, Biblioteca Comunale, Via di Belmonte 38, "Le religioni: la pace e la guerra". L'incontro si svolge nel decennale della morte di Ernesto Balducci, una delle voci più impegnate nel costruire un futuro di convivenza e di pace fra gli uomini. Partecipano: Carmelo Pellicanò, Fondazione Balducci; Mahmoud Salem Elsheikh, Comunità islamica; Mario Fineschi, Comunità ebraica; Leone Del Vivo, Comunità buddista.
Un confronto pubblico con i rappresentanti della comunità israeliana e della comunità palestinese.

E' una delle richieste contenute in ordine del giorno sulla guerra in Palestina approvato all'unanimità dal Consiglio del Quartiere 1. Il documento condanna anzitutto «ogni forma di offesa della dignità nazionale e di violenza aperta da parte di un governo straniero nei confronti di un altro popolo e la volontà, espressa da Sharon, di delegittimare ed esiliare il legittimo rappresentante del popolo palestinese» e «ogni forma di violenza terroristica che miri a colpire la popolazione civile, sia in Israele che in altre parti del mondo, giudicandola oltre che crudele ed ingiustificabile, nemica di qualsiasi processo di pace».

Il Consiglio del Quartiere 1 invita il Sindaco affinché «siano messe in atto tutte le iniziative internazionali utili ad ottenere una cessazione incondizionata delle azioni di guerra e delle missioni terroristiche», perché «si adoperi, anche presso gli altri governi dell'Unione Europea, per la convocazione di una nuova Conferenza internazionale di pace» e promuova «un ampio coinvolgimento delle istituzioni locali, nazionali e della società civile con l'obiettivo di contribuire concretamente alla ripresa del processo di pace in Medio Oriente, ed a tal fine sostiene l'iniziativa di un confronto l'iniziativa di un confronto pubblico con i rappresentanti della comunità israeliana e della comunità palestinese».


Si è aperto con l'intervento del Presidente Alberto Brasca il Consiglio comunale straordinario sulla guerra in Palestina. «Il dolore e lo sgomento - ha detto Brasca - sono entrati nelle case di tutto il mondo e quindi anche di tutti i fiorentini. Per questo è stato un dovere morale e civile riunirci stasera, mettendo da parte le polemiche quotidiane che legittimamente si svolgono, con l'obiettivo di portare un contributo alla ricostruzione di un dialogo fra israeliani e palestinesi».

Dopo aver citato una brano del messaggio del Papa di domenica scorsa il Presidente del Consiglio comunale ha sottolineato «l'importanza, per chiunque voglia porsi correttamente di fronte a questa tragedia, di avere un animo sgombro dalle passioni». «Servono invece analisi lucide - ha aggiunto Brasca - per individuare le radici di questo conflitto. E' poi necessario non abbandonarsi a sentimenti di impotenza. Ciascuno di noi può portare un contributo alla pace». Il Presidente Brasca ha poi concluso il suo intervento citando due lettere di Giorgio La Pira che nel 1970 osservava che il negoziato arabo-israeliano era lo snodo per riportare la pace nel mondo.

Il Consiglio si concluderà dopo l'intervento del Sindaco mentre il dibattito proseguirà con la seduta di lunedì prossimo.
«Per risolvere conflitto in Palestina occorre ripartire dalle parole del Papa». E' quanto sostiene il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «In questo momento drammatico per le sorti di due popoli da sempre martoriati ci si sente talmente inermi che non verrebbe voglia di proclamare parola - ha aggiunto Toccafondi - sarebbe però tremendamente ingiusto e disumano non provare a fare qualcosa.

Occorre poter giudicare i fatti che stanno insanguinando Israele e la Palestina e stanno infuocando tutto il mondo. Per farlo, senza cadere nella retorica e nello scontro politico fine a stesso, credo occorra ripartire dalle parole usate dal Santo Padre nel messaggio della domenica di Pasqua: "occorre bloccare la tragica spirale di soprusi ed uccisioni che insanguinano la Terra Santa, sprofondata ancora una volta nell'orrore e nella disperazione. Sembra che sia stata dichiarata guerra alla pace.

Ma la guerra nulla risolve, arreca soltanto più vasta sofferenza e morte, né servono ritorsioni e rappresaglie. Nessuno può rimanere silenzioso e inerte; nessun responsabile politico o religioso. Alle denunce seguano atti concreti di solidarietà, che aiutino tutti a ritrovare il mutuo rispetto e il leale negoziato"».
«Per Firenze è di grandissimo valore il contributo dei liberi cronisti di Indymedia alla diffusione delle informazione dalla Palestina. In un quadro dell'informazione nazionale e locale fortemente concentrato nelle mani di pochissimi proprietari il ruolo della libera informazione, poco istituzionale, in particolare su internet, diviene cruciale».

Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «il Comune deve favorire la visibilità e le prospettive dell'informazione non istituzionale e potrebbe fornire uno spazio gratuito, ben visibile sul proprio sito internet per garantire ai cittadini una maggiore pluralità dei mezzi di informazione».

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