Vendemmia: i vigneti sono preda dei volatili per dissetarsi

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 18 agosto 2025– Il caldo torrido non ha compromesso la qualità della vendemmia. Ma come se non bastassero cinghiali e caprioli che da anni devastano le colture in tutta la Toscana, ora è emergenza anche per piccioni, colombacci e tortore. Allarme di Cia Toscana a due settimana dalla preapertura della caccia.

Sotto assedio le coltivazioni primaverili, in particolare girasoli, mais, sorgo e ceci, ma anche altre colture ed ortaggi. Dal seme al raccolto i danni sono ingenti: per quanto riguarda la semina i volatili mangiano fino al 60-80% delle granelle, per il raccolto si arriva in molti casi al 40% della produzione.

Presi d’assalto anche i vigneti, con le uve prossime alla vendemmia come fonte per dissetarsi nella calda estate. E così ci sono danni anche per le aziende vitivinicole. Il fenomeno riguarda tutte le aree della Toscana in cui si producono colture primaverili.

“E’ urgente intervenire – sottolinea Valentino Berni, presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana – per limitare i danni di queste specie, intanto inserendo il colombaccio nelle specie cacciabili già dalla preapertura della caccia del primo settembre, anziché aspettare l’apertura vera e propria di metà settembre. E’ fondamentale inserire il colombaccio, da parte della Regione Toscana, nell’elenco delle specie previste dal Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica (delibera n 54 del 27/01/2025)”.

E se fino a qualche anno fa piccioni e colombacci erano specie migratorie, oggi – evidenzia Cia Toscana – sono praticamente stanziali, e presenti nelle campagne toscane per gran parte dell’anno.

“Questo – aggiunge Berni – è un grande problema ulteriore, che impone scelte decise e rapide per non aggravare ulteriormente i danni a tante aziende agricole toscane, già alle prese con le emergenze ormai note degli ungulati e predatori. Riaprire la caccia al colombaccio e alla tortora, oltre che al piccione, è un modo concreto per ridurre l’impatto sulle colture, anche se di poche settimane”. 

Tuttavia, è bene aggiungere, sarà una vendemmia eccezionale perché nelle ultime settimane si sono alternate giornate di grande caldo a piogge leggere e non torrenziali, quindi non dannose. Questo andamento climatico ha favorito una maturazione fenolica costante.