Danno biologico, nuove tecnologie e assicurazione

Redazione Nove da Firenze

Dopo quasi venti anni di attesa, il 18 febbraio 2025 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il Decreto del Presidente della Repubblica del 13 gennaio 2025, n. 12 (“D.P.R. n. 12/2025”) recante la Tabella Unica Nazionale (c.d. TUN) applicabile ai sinistri verificatisi successivamente alla data della sua entrata in vigore, derivanti dai sinistri stradali e da responsabilità sanitaria in attuazione di quanto già previsto dall'art. 138 comma 1 lett. b) del D.lgs. 7 settembre 2005, n.

205, Codice delle Assicurazioni Private (“CAP”) relativo ai risarcimenti delle macro-permanenti. Si tratta di due ambiti caratterizzati da obblighi assicurativi su cui la nuova normativa avrà inevitabili impatti per gli assicurati, le vittime degli incidenti, le imprese di assicurazione, i liquidatori e gli intermediari. Da ultimo, le problematiche nella quantificazione del danno alla persona hanno portato i professionisti ad utilizzare tecniche di intelligenza artificiale ai fini del calcolo del quantum risarcibile anche con l’obbiettivo di ridurre il contenzioso, aprendo a nuovi scenari di rischio cibernetico e amplificando la complessità del quadro normativo.

Il TUN offre occasione per ripercorrere la storia del danno biologico nella nostra giurisprudenza e dottrina, con una particolare attenzione agli studi di Guido Alpa, uno degli autori che più hanno contribuito alla sua edificazione e solidificazione all’interno del sistema della responsabilità civile secondo un approccio persona-centrico che ha caratterizzato la sua produzione scientifica, dalla quale emergono sia la profonda umanità e generosità dello studioso e del professionista, sia la cultura giuridica (e non solo) di straordinario livello, il tutto unito ad un metodo finalizzato a scavare dentro i dati e i problemi fattuali cui piegare le categorie (e non viceversa).