Turismo: festività di fine anno con il segno più
Secondo il motore di ricerca di voli www.jetcost.it, Firenze è al quarto posto nelle preferenze dagli spagnoli e portoghesi e al sesto per i francesi. Poi cè Pisa, quinta scelta per i britannici e settima per gli olandesi.
Anche i dati aggiornati elaborati da IRPET e Centro Studi Turistici delineano per la Toscana un quadro di tenuta del comparto turistico e prospettano un 2025 in lieve crescita, sostenuto dall’andamento positivo delle festività di fine anno e dalla domanda internazionale.
“La Toscana – sottolinea Leonardo Marras, assessore all’economia, al turismo e all’agricoltura della Regione Toscana – conferma una buona capacità di resilienza del settore dell’accoglienza, pur in un contesto complesso segnato da tensioni geopolitiche, dalla debolezza del mercato domestico e dalle difficoltà dell’incoming statunitense. È in questo scenario che diventa fondamentale investire in innovazione, digitalizzazione e nuove strategie di promozione, valorizzando l’offerta integrata della Toscana diffusa, dal patrimonio naturale a quello culturale e artistico”.
Nei primi nove mesi del 2025 si registra un raffreddamento della crescita, dovuto principalmente alla contrazione della domanda italiana (-4,5%), solo in parte compensata dalla tenuta di quella internazionale (+0,4%). Le città d’arte mostrano una dinamica particolarmente positiva (+10,5%), trainata dai flussi stranieri, mentre risultano più in difficoltà le destinazioni balneari (-6,0%), penalizzate dalla competizione sui prezzi e dalla flessione dei mercati europeo e nazionale.
Le festività natalizie 2025/2026 si preannunciano invece in controtendenza: secondo il monitoraggio del Centro Studi Turistici, le presenze sono stimate in aumento del +2,1%, con oltre 1,4 milioni di pernottamenti e una crescita significativa della componente internazionale (+4,2%). Protagoniste del periodo saranno soprattutto le città e i centri d’arte, insieme a località montane e termali.
Nel complesso, il 2025 dovrebbe chiudersi, secondo le previsioni del Centro Studi Turistici, con un incremento delle presenze del +1,1% e degli arrivi a +1,8% rispetto al 2024. Una crescita trainata ancora una volta dalla domanda straniera, che conferma la necessità di rafforzare competitività, sostenibilità e qualità dell’offerta per affrontare le sfide future del turismo regionale.
“Il periodo natalizio si conferma un momento favorevole per la ristorazione pisana. Tante persone scelgono infatti di trascorrere le festività fuori casa, con il pranzo di Natale al ristorante che affianca la tradizione domestica”.
A sottolinearlo è la Presidente Confristoranti Confcommercio Pisa Daniela Petraglia, commentando i dati sull’affluenza in vista delle festività di fine anno.
L’indagine condotta sui ristoranti del territorio restituisce un quadro sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con segnali positivi legati sia al Natale che al Capodanno.
“Il bilancio complessivo del mese di dicembre è simile a quello del 2024” – spiega Petraglia “Si registra inoltre una maggiore stabilità nei consumi, anche sul fronte del vino, dopo le incertezze dei mesi passati”.
Buona la risposta anche per il pranzo di Natale, con livelli di prenotazione già elevati: “Abbiamo raggiunto circa il 60 per cento delle prenotazioni, un dato che conferma una domanda solida e costante”.
Per Capodanno i ristoranti pisani saranno ampiamente operativi, con menù del cenone attorno agli 80 euro e un costo medio che sale a circa 100 euro includendo il veglione: “Si registra un buon livello di interesse – aggiunge Petraglia – con richieste che arrivano anche dall’estero, in lieve crescita rispetto allo scorso anno”.
Resta però il rovescio della medaglia. “Dicembre è senza dubbio un mese positivo per il settore – conclude Petraglia – ma è anche il periodo in cui emerge con forza il peso della pressione fiscale che grava sulle imprese della ristorazione”.
“Il periodo delle festività conferma ancora una volta il ruolo centrale della ristorazione nel sistema economico e urbano della provincia di Pisa” osserva il Direttore Generale Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli “Si tratta di imprese che contribuiscono in modo determinante alla vitalità dei centri storici, all’accoglienza turistica e all’occupazione, senza dimenticare il ruolo da protagonisti che i nostri ristoratori hanno avuto — con il pranzo della domenica in Piazza dei Miracoli — nel percorso di candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco”
“Per questo è fondamentale accompagnare i segnali di stabilità che emergono dai dati con politiche capaci di sostenere investimenti, innovazione e qualità dell’offerta, valorizzando un settore strategico per lo sviluppo del territorio”.