Treni via dalla Direttissima in Valdarno

Redazione Nove da Firenze

La questione è stata sollevata dal Comitato pendolari Valdarno: i treni regionali e interregionali devono poter continuare a utilizzare la linea Direttissima almeno fino all’arrivo dei nuovi convogli, in coerenza con gli impegni contrattuali.

All’inizio del 2024, RFI annunciò la volontà di trasferire i treni interregionali sulla linea lenta in attuazione della delibera n. 178/2024 dell’Autorità regolazione dei trasporti che dal 1° gennaio 2026 vieta ai convogli sotto i 200 km/h di utilizzare la Direttissima.

Il 4 maggio scorso la Regione ha inviato una nota formale al presidente di ART e agli amministratori delegati di RFI e Trenitalia con cui sono state espresse  criticità circa il provvedimento. Non avendo ricevuto risposte, a metà maggio è seguita una nuova lettera, questa volta indirizzata anche al Ministro dei trasporti, alla Conferenza delle Regioni e alle Regioni Umbria e Lazio, anch’esse interessate dal problema.

ART ha risposto a fine giugno, chiedendo approfondimenti tecnici che Regione Toscana ha fornito con i dati di propria competenza. Nel contratto con Trenitalia del 2019, la Regione aveva previsto l’acquisto di nuovo materiale rotabile idoneo alla Direttissima, ma le consegne – per cause legate anche alla pandemia – sono slittate: i primi treni arriveranno nel secondo semestre 2026 e la fornitura sarà completata nel 2027.

A luglio, insieme alle Regioni Lazio e Umbria, la Toscana ha sottoscritto una lettera congiunta indirizzata al Ministro dei trasporti, ad ART, a RFI e Trenitalia, per chiedere un incontro urgente: un confronto che ad oggi non ha ancora avuto seguito. Nella lettera la Regione Toscana ribadisce la forte criticità che il provvedimento avrebbe sul servizio regionale e chiede di mantenere il passaggio degli attuali treni del servizio regionale sulla linea Direttissima e attendere il completo rinnovo del materiale rotabile in coerenza con le previsioni contrattuali.

“Il governo Meloni continua a colpire la Toscana con scelte ingiustificate e penalizzanti. Quanto emerso grazie al lavoro dei nostri parlamentari per il trasporto ferroviario è a dir poco sconcertante: una disparità di trattamento tra territori che deve essere immediatamente corretta.

Sono state infatti introdotte agevolazioni per i pendolari liguri che utilizzano i nuovi Frecciarossa sulla tratta Torino–Genova–Roma, ma lo stesso beneficio non è stato esteso a chi, ogni giorno, percorre le medesime linee ferroviarie in Toscana, Piemonte e Lazio. Una decisione inaccettabile, che rappresenta un vero e proprio affronto alla nostra gente ed ai nostri territori.

Vogliamo ringraziare le deputate e i deputati del Partito democratico Marco Simiani, Andrea Casu, Valentina Ghio e Federico Fornaro, che hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro Salvini chiedendo spiegazioni in Parlamento. Alla denuncia si accompagna anche una proposta chiara: il governo deve lavorare immediatamente per estendere le agevolazioni a tutte e tutti, senza discriminazioni.

È essenziale che la sostituzione dei Frecciabianca con i Frecciarossa non si trasformi in un ulteriore peso economico per i cittadini. Dal governo ci aspettiamo risposte precise e impegni concreti. Noi siamo pronti a portare anche questo tema nella campagna elettorale per le regionali, denunciando con forza l’ennesimo atto penalizzante e vessatorio del centrodestra ai danni delle toscane e dei toscani” dichiara Francesco Gazzetti, responsabile Trasporti e Infrastrutture del Pd Toscana.

“È un correre ai ripari fuori tempo massimo quello che sta cercando di fare la Regione sui pendolari e sul Valdarno. Da una parte le imminenti elezioni, dall’altra la consapevolezza del disinteresse assoluto avuto per il nostro territorio, ha fatto sì che la sinistra si esprimesse sulla deroga ai treni regionali per il blocco sulla direttissima. Ma questo non muta la realtà, né la sua inerzia” così Elisa Tozzi, consigliera regionale di Fratelli d'Italia, candidata alle elezioni del prossimo 12 ottobre nel collegio di Firenze due “Ho combattuto per anni le battaglie dei pendolari in Consiglio Regionale, purtroppo la Regione ha mostrato rassegnazione sui disservizi che vessano i nostri concittadini e ne è stata anche causa, per non aver preteso il contratto di servizio con Trenitalia e non si è mossa per evitare il ritardo nella consegna dei nuovi Pop da 200 km/h idonei alla linea direttissima.

Non solo, ho inviato formale richiesta all'Autorità per sostenere la richiesta di deroga avanzata dai comitati, una deroga che, in attesa dei nuovi convogli, garantirebbe ancora la possibilità di muoversi sulla linea veloce. Mi aspetto che la stessa cosa faccia la giunta regionale, perché errare è umano, ma perseverare è diabolico. Peccato che le pene degli inferire stiano toccando a lavoratori e studenti che si muovono in treno" conclude Tozzi.