Trasporto pubblico: dal 6 ottobre modifiche a Firenze

Redazione Nove da Firenze

Modifiche e miglioramenti in vista per il trasporto pubblico. Su input del Comune di concerto con la Città Metropolitana di Firenze, da lunedì 6 ottobre scatta l’ottimizzazione delle linee a servizio della zona San Jacopino e del collegamento con la linea tranviaria T2. In concreto, come concordato con il Quartiere 1, lunedì 6 ottobre verrà estesa e potenziata la linea 57 che, sostituendosi alla linea 16, collegherà San Jacopino con la tramvia.

Duplice l’obiettivo: migliorare il servizio nell’area di San Jacopino mettendola in diretta connessione la linea T2 presso la fermata Belfiore e favorendo così l’accessibilità alla zona centrale. Ma anche collegare tra di loro i tre poli universitari di Novoli, Sesto e Calenzano con il trasporto pubblico. La nuova 57 assorbirà quindi il servizio svolto dalla linea 16 che dopo verifiche è risultata molto poco utilizzata e per questo viene revocata. I cittadini, e in particolare gli abitanti di San Jacopino, potranno quindi contare su un trasporto pubblico più efficiente grazie alle modifiche del percorso della 57 che, insieme alle linee 55 e 56, garantirà il servizio alle aree finora coperte dalla linea 16.Quindi il nuovo percorso della linea 57 (che collega Calenzano con la fermata T2 Belfiore) prevede:

  1.  In direzione T2 Belfiore, partendo da Calenzano seguirà l’itinerario attuale fino a piazza Puccini, da dove proseguirà su via del Ponte alle Mosse, via Doni, viale Redi, via di San Jacopino, piazza di San Jacopino, via Cristofori, via Benedetto Marcello, viale Belfiore dove è previsto il nuovo capolinea nei pressi della fermata tramviaria T2 Belfiore.
  2.  In direzione Calenzano, partendo dal nuovo capolinea di viale Belfiore proseguirà su via delle Porte Nuove, via delle Carra, via Cimarosa, piazza San Jacopino e via Maragliano per poi riprendere il consueto itinerario.

Sempre lunedì 6 ottobre le linee 12 e 17 riprenderanno a circolare su via Mannelli servendo direttamente la stazione ferroviaria di Campo di Marte dopo la deviazione dello scorso marzo per i cantieri. Da lunedì quindi l’itinerario sarà: viale Mazzini, via Mannelli, via La Farina, via Masaccio e continuare sul consueto percorso. Anche questa modifica è stata definita di concerto da Comune e Città Metropolitana.

Infine è stato deciso anche il prolungamento del servizio dei bussini in centro fino a mezzanotte. Inizialmente l’estensione di orario dalle 20 alle 24 delle quattro linee C1, C2, C3 e C4 doveva terminare domani, domenica 5 ottobre, ma l’Amministrazione ha deciso e chiesto ad Autolinee Toscane di proseguire fino a 2 novembre per poi valutare se metterlo a sistema sulla base dei dati raccolti in questi mesi.

Si ricordano i percorsi delle linee:

“Basta con la tramvia a Firenze. La realizzazione delle nuove linee si è rivelata un’operazione lunga, costosa e destabilizzante per il traffico e la vita cittadina. Per questo chiedo al Comune di fermarsi con la linea che arriverà a Bagno a Ripoli e non dare il via a nuovi progetti. Per rinforzare il trasporto pubblico si punti su bus e navette” A dirlo è Andrea Ulmi, candidato di Noi Moderati – Civici per Tomasi nel collegio di Firenze 1 alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, commentando i problemi di viabilità che hanno afflitto la città negli ultimi mesi.

“Cantieri che bloccano la città, alberi secolari abbattuti, binari che occupano intere carreggiate – continua Ulmi –. Il progetto della tramvia è stato un fallimento evidente. Poteva andar bene l’idea della tramvia come metropolitana leggera, come quella che parte dall’aeroporto o da Villa Costanza. Ben altra cosa è la tramvia che arriva in zone residenziali, occupando spazio prezioso e creando disagi ai cittadini”.

“Su questo tema il Comune ha sbagliato – conclude Ulmi –. Per questo chiedo che si torni a puntare su bus e navette nelle zone in cui i lavori della tramvia non sono ancora partiti: il trasporto su gomma è un mezzo che può fermarsi o deviare percorso in caso di necessità, costa molto meno e crea meno disagi”.