Tpl Toscana, i sindacati chiedono chiarezza

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 19-6-2020 - In una nota, firmata FILT CGIL - FIT CISL - UILT - FAISA CISAL Segreterie Regionali Autoferrotramvieri della Toscana i sindacato toscani del settore chiedono chiarezza. 

"In questi anni l’intero sistema del Tpl della Toscana - attraverso scelte positive quali la costituzione di un ufficio unico di programmazione del servizio e di un unico lotto di gestione del settore - ha dato risposte positive rispetto ai tagli al Fondo Nazionale Trasporti che dal 2010 si sono susseguiti. La risposta della gara a lotto unico per individuare un unico soggetto che gestisse tutto il TPL in Toscana ha messo in sicurezza l’intero comparto garantendo livelli occupazionali e di reddito.

E’ stata una scelta unica e irripetibile per effetto dell’evoluzione legislativa ed i pronunciamenti dell’ART (Agenzia Regolazione dei Trasporti) in materia; mentre in seguito alla riforma Del Rio la decisione di accentrare la programmazione del servizio presso un unico soggetto si è rivelata una soluzione non più modificabile. Le azioni legali promosse presso i Tribunali Amministrativi e quella alla Corte di Giustizia Europea, nonché la sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2019 ed ulteriori ricorsi al TAR del febbraio 2020 non hanno annullato la gara, né sospeso i suoi effetti, né messo in discussione il lotto unico e ne giudicato sfavorevolmente l’operato della Regione Toscana.

Dopo l’assegnazione definitiva ad Autolinee Toscane del 3 Maggio 2019, consapevoli che la stagione dei ricorsi non si sarebbe conclusa, chiedemmo che le risorse per l’anno 2020 fossero le stesse garantite dal cosiddetto “Contratto Ponte” sottoscritto da Aziende e Regione per il biennio 2018/2019. Noi ripartiamo esattamente da quel 3 maggio 2019: ossia dalla richiesta di risorse stabili, convinti - soprattutto oggi in questa drammatica stagione marchiata dal Covid19 - che occorra investire nel trasporto pubblico, mai fermatosi anche in queste fasi più difficili dell’emergenza sanitaria, a dimostrazione che possa e debba essere uno dei settori strategici per la ripresa del Paese e della nostra Regione.

Anche il solo immaginare di ridurre i finanziamenti al settore vorrebbe dire impoverire territori interi della nostra Regione abbandonando intere aree senza nessun servizio. In queste settimane si è aperta un’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze: le scriventi confidano nel lavoro della Magistratura, auspicando però che si arrivi al termine dell’inchiesta in tempi brevi e che quindi siano messe a disposizione degli inquirenti tutti i mezzi necessari perché ciò avvenga. I lavoratori del settore e gli utenti non possono continuare a vivere nell’incertezza del quantitativo di servizio svolto e degli investimenti per il rinnovo dei mezzi.

Troppo spesso abbiamo assistito a rimpalli di responsabilità che si sono scaricati appunto unicamente su lavoratori ed utenti.

Intendiamo, dunque, rivolgerci a tutti i soggetti chiedendo:

Il sindacato è pronto a questa sfida, ma non è più disponibile a prolungare ulteriormente i tempi all’infinito; pertanto metterà in campo tutte le iniziative possibili per stabilire un percorso di certezza e di futuro in tutto il comparto", conclude la nota congiunta.