Temporali in arrivo: dal 2015 nessun rimborso, impreparati al danno

Antonio Lenoci

 Ad un anno dalla tempesta che si è scatenata su Firenze Sud, torna l'allerta Meteo. Sono i "temporali estivi", ma con effetti scatenanti e reazioni sul territorio che sembrano crescere esponenzialmente negli anni.Il fenomeno che si è abbattuto su Gavinana, Rovezzano e Bellariva ha avuto effetti devastanti su abitazioni private e mezzi di trasporto, negli occhi dei testimoni ancora indelebile la furia che ha scoperchiato i tetti e sradicato gli alberi.Dopo 12 mesi il capoluogo si interroga su cosa sia stato di quel "Risarcimento Danni" presentato all'Amministrazione e mai preso in considerazione come tale, ma solo come mero "censimento" dei danni.

Quasi 17 milioni di Euro.La preoccupazione è abbastanza chiara: "In caso di calamità naturale, siamo soli?". La risposta sembra essere affermativa, almeno per quanto riguarda i residenti e commercianti delle aree colpite nell'agosto scorso, salvo una buona assicurazione che però sia disposta a coprire eventi atmosferici che fino a qualche anno fa erano definiti dalla normativa "imprevedibili" e che oggi arrivano a ripetersi con una certa frequenza e puntualità.Forse il tempo è cambiato e siamo burocraticamente impreparati?“Quasi 17 milioni di euro di danni subiti dalle abitazioni private e dai condomini dei Quartieri 2 e 3, altri 4 subiti dalle aziende del territorio.

E a distanza di un anno dal nubifragio né la Regione né il governo e tanto meno il Comune hanno deciso di mettere anche un solo euro per compensare le spese straordinarie che hanno dovuto sostenere i cittadini” Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale Nessun indennizzo, nessun sostegno per chi ancora è sfollato. Le istituzioni sembrano non interessarsene. L'emergenza dichiarata dalla Regione Toscana non consente di attivare aiuti a fondo perduto.

E anche l'assessora Bettini conferma queste notizie senza dare una risposta alla cittadinanza”.

L'illusione non paga. “Chiediamo al Comune di Firenze – propone Grassi - di far pressione sul Governo perché siano stanziati fondi almeno per quelle famiglie che non sono state in grado di ristrutturare le proprie abitazioni. O che lo hanno fatto indebitandosi. E' giusto che la cittadinanza sappia - conclude il consigliere - che ad oggi, dopo un anno preciso da quel 1 agosto del 2015, non vi è un euro per loro. E che la buona procedura millantata dal sindaco Nardella e dalla sua maggioranza non è servita ad altro che a fermare le proteste e illudere chi è in difficoltà”.