Omicidio stradale: progetto di formazione per autisti professionali

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 12 maggio 2025 – La sicurezza stradale passa anche dalla formazione e dall’aggiornamento continuo delle norme giuridiche di tutti gli utenti della strada. L’Associazione Gabriele Borgogni ha presentato questa mattina a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, il primo progetto in Italia di formazione per autisti professionali e operatori di autoscuole in tema di sicurezza stradale, realizzato in collaborazione con Autolinee Toscane, GEST, UNASCA - Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica ed il Centro Studi Cesare Ferrari.

Tutti gli utenti della strada, dal pedone all'autista del mezzo pubblico su rotaia, passando dal conducente del monopattino, della bicicletta, del ciclomotore, delle autovetture e dei mezzi pesanti, oltre ad acquisire le fondamentali nozioni teoriche e pratiche per condurre un mezzo di trasporto, dovrebbero assumere la consapevolezza delle conseguenze civili e penali derivanti dalla violazione delle regole del codice della strada, oltre che conoscere diritti ed interessi che il sistema giuridico italiano tutela quando si subisce un certo comportamento altrui sulla strada.

Per questo motivo l’Associazione Borgogni ha sottoscritto un protocollo nazionale con UNASCA per avviare percorsi di formazione e sensibilizzazione sull’omicidio stradale e sulle lesioni stradali a partire dalle scuole guida passando per gli autisti professionali, seguendo un modello che può essere esteso a tutto il territorio nazionale. La sperimentazione è partita da Firenze con Cooperativa Autoscuole Fiorentine (che fa parte di UNASCA), e con Autolinee Toscane e GEST - entrambe del gruppo Ratp Dev Italia.

Dal 2025 sono stati avviati due differenti percorsi: il primo si rivolge agli autisti professionali ed interessa sia i nuovi conducenti nell’ambito delle Accademie delle due aziende di trasporto, sia gli autisti che devono rinnovare la patente (CQC), e consiste in momenti di formazione e riflessione sul tema dell’omicidio stradale e delle lesioni stradali dove vengono illustrate da avvocati che si occupano di diritto penale e diritto del lavoro le conseguenze che hanno tutti gli attori coinvolti ed i rischi professionali dell’autista.

Il secondo è rivolto agli insegnanti e agli istruttori di scuola guida affinché prendano coscienza dell’importanza di trattare questo tema nell’ambito della formazione dei futuri conducenti, professionali o meno, visto che i programmi ministeriali ed i test di esame non lo prevedono.

“Sono molto felice che questo progetto, unico in Italia, sia partito proprio da Firenze e dalla Toscana, dove il tema della sicurezza stradale è particolarmente sentito dai cittadini e dalle Istituzioni. Non serve ricordare i numeri drammatici che la violenza stradale ripropone quotidianamente su tutto il territorio nazionale, ma è fondamentale formare e sensibilizzare tutti i soggetti che della strada hanno fatto il loro luogo di lavoro. I sinistri stradali nell’ambito dell'attività lavorativa determinano circa il 4% di tutti gli infortuni sul lavoro ed oltre il 50% delle morti sul lavoro.

Di questi numeri noi ne vogliamo parlare con gli addetti ai lavori e fermare queste stragi, per questo ringrazio il nostro ufficio legale, Autolinee Toscana, GEST, UNASCA ed il Centro Studi Cesari Ferrari per aver aderito a questo importante percorso: solo con l’unità ed il lavoro comune di tutti questi soggetti possiamo realizzare qualcosa di unico per salvare vite umane” ha dichiarato Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni.

All’incontro con la stampa erano presenti, insieme alla presidente della Onlus Borgogni, Riccardo Franchi, Risk Management RATP Dev ITALIA, Fabrizio Conti, responsabile Movimento GEST, Daniela Paladini, segretaria provinciale UNASCA, Emilio Patella, presidente del Centro Studi Cesare Ferrari, oltre i rappresentanti delle realtà coinvolte nel progetto e delle Istituzioni.

“Siamo felici di partecipare, primi in Italia con Autolinee Toscane e GEST, al modello sperimentale di formazione in tema di sicurezza stradale pensato per gli autisti professionali dall’Associazione Gabriele Borgogni. Il viaggio collettivo in bus è più sicuro di qualunque altro mezzo su strada, ce lo dicono i dati del Ministero dei trasporti riferiti al 2023: guardando i dati degli incidenti mortali in ambito urbano, solo 2 su 1.329 hanno riguardato bus urbani.

In materia di prevenzione degli incidenti stradali Autolinee Toscane agisce su diversi fronti: monitora e analizza i sinistri e appronta statistiche interne, risultati alla mano prevede possibili soluzioni che inserisce nel percorso di studio delle Accademie e condivide con tutti gli autisti con la Formazione continua. Per questo “at” ha accettato volentieri di estendere la formazione con approfondimenti in materia di omicidio stradale e sui rischi professionali dell’autista. Ricordiamo che i mezzi pubblici su strada hanno un ruolo importante: più trasporto pubblico implica meno traffico veicolare e quindi meno incidenti, per questo è importante investire anche nella formazione degli autisti.

Il lavoro di prevenzione analisi e monitoraggio che fa Autolinee Toscane ci è valso il certificato internazionale “ISO 39001 Road safety management system” che viene dato a meno del 15% delle aziende di trasporto al mondo” ha affermato Riccardo Franchi, direttore Risk Management RATP Dev Italia.

“Il luogo di lavoro dei conducenti della tramvia è la strada. Durante i percorsi di formazione interna, sensibilizziamo i nostri autisti a mantenere alta l’attenzione su tutto ciò che li circonda. Il tram viaggia in sede protetta, ma attraversa incroci, strisce pedonali e corsie miste ed è fondamentale mantenere una guida lineare e sicura, con la consapevolezza di tutto quello che avviene sulla strada. È importante anche essere responsabili e conoscere le conseguenze dei sinistri stradali in attività lavorativa, per questo abbiamo aderito ai percorsi di formazione dell’Associazione Borgogni ha sottolineato Fabrizio Conti, Responsabile del Movimento GEST.

“Aderiamo con entusiasmo al progetto promosso dall’Associazione Borgogni coinvolgendo le autoscuole della Toscana e i loro docenti per una maggiore diffusione della sicurezza stradale: solo attraverso un percorso specifico di conoscenza e consapevolezza è infatti possibile riuscire a contenere i gravissimi pericoli sottesi alla circolazione stradale” ha dichiarato Daniela Paladini, segretaria provinciale UNASCA.

“Come Centro Studi Cesare Ferrari abbiamo promosso e sostenuto questo progetto con l’intenzione di estendere i contenuti e le modalità di formazione in altre realtà per avere sempre più autisti e professionisti responsabili e rispettosi della vita propria e degli altri utenti della strada” ha detto Emilio Patella, presidente del Centro Studi Cesare Ferrari.