Caso Serinper: interrogazione di Torselli (FdI)

Redazione Nove da Firenze

“Poco più di un anno fa Giani definiva la cooperativa Serinper il simbolo di un nuovo modo di vivere il rapporto tra pubblico e privato nel contesto dei servizi sociosanitari. Abbiamo chiesto, attraverso un'interrogazione regionale, se il Presidente della Regione ritiene che tutt'ora i progetti della cooperativa sono all'avanguardia e un modello virtuoso”. Così il Presidente del gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli “Le indagini sono ancora in corso e la magistratura farà chiarezza sulle responsabilità della vicenda. Intanto, sarebbe necessario che la Regione faccia chiarezza anche in merito all'accreditamento delle strutture della cooperativa al Sistema regionale. Speriamo - conclude Torselli – che Giani venga il prima possibile a riferire in aula”.

"Non volendo minimamente sovrapporci alle delicate indagini della Magistratura sul caso Serinper -affermano anche i Consiglieri regionali della Lega- riteniamo, però, fondamentale, proprio prendendo spunto dalla vicenda che ruota attorno alla predetta cooperativa, chiedere l'avvio di una indagine conoscitiva del Consiglio regionale sul sistema di accreditamento, sulle convenzioni e sui controlli di cui la Regione è responsabile, nei confronti di quei soggetti chiamati a prendersi cura di bambini, anziani e soggetti fragili in generale".

"E' chiaro -prosegue la nota- che la memoria va ai tragici fatti del Forteto e se anche le dimensioni della recente vicenda in oggetto, paiono non essere paragonabili a quanto successo nella comunità mugellana, è parimenti importante conoscere appieno tutti i meccanismi che regolano i rapporti fra le Istituzioni e chi è deputato a svolgere un compito di assoluto valore sociale." "Vogliamo -precisano i Consiglieri leghisti- analizzare la complessa tematica da vicino per adottare fin da subito i correttivi che servono, affinchè non accadano più situazioni del genere sul nostro territorio".

"I bambini non si toccano-tuonano gli esponenti leghisti - dobbiamo pertanto puntare a riformare costruttivamente un sistema, rendendolo il più possibile trasparente e sempre meno condizionabile dalla politica o da interessi che confliggono chiaramente con la dignità dei soggetti più deboli che a queste strutture sono affidati."