Sciopero generale di venerdì 3 ottobre: i servizi minimi garantiti

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 2 ottobre 2025– Cgil e SI Cobas hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre su tutto il territorio nazionale. Lo sciopero è stato indetto per denunciare la reazione israeliana e l’inazione dei governi europei. Per esprimere il sostegno alla Flottilla, la gravità dell’aggressione armata del 1° ottobre 2025, il richiamo alla Costituzione italiana e il rispetto del diritto internazionale, le violazioni da parte da parte di Israele e per la tutela dei lavoratori e volontari italiani.

A seguito di tale proclamazione, potranno verificarsi disagi nello svolgimento delle attività comunali, mentre saranno garantiti esclusivamente i servizi essenziali.

Lo sciopero coinvolgerà sia il personale viaggiante che gli impiegati del trasporto pubblico. Le fasce garantite sono dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 17:00 alle 20:00. La regolarità del servizio dei bus fuori dalle fasce di garanzia, nonché la presenza di personale alle biglietterie, dipenderà dalle adesioni allo sciopero. In considerazione della percentuale di adesione all’ultimo sciopero nazionale di 24 ore di CUB e USB del 20 giugno scorso, correlata all’adesione di FILT CGIL, si può stimare un’adesione del 40%.

Durante la giornata di sciopero, nei 65 Comuni gestiti da Plures Alia nelle province di Firenze, Pistoia e Prato, saranno garantiti i servizi minimi essenziali: raccolta e trasporto rifiuti definiti pericolosi; raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani per mense pubbliche e private, ospedali, case di cura, ospizi, centri di accoglienza, orfanotrofi, stazioni ferroviarie ed aeroportuali, caserme e carceri; pulizia di mercati, aree sosta attrezzate, aree di interesse turistico e museale. Saranno anche garantite le attività di disinfestazione, derattizzazione, disinfezione, raccolta siringhe per casi urgenti e su segnalazione dell’autorità sanitaria, oltre al ripristino di condizioni di sicurezza e agibilità stradale e al servizio di centralino.

"Sciopero come scelta mediatica per rendere il messaggio più cruento. Coinvolgendo tutta la popolazione, in particolare nel settore mobilità: già nei giorni scorsi ci sono stati blocchi delle stazioni ferroviarie. Noi non crediamo che una qualunque motivazione, economica o politica come in questo caso, abbia bisogno di creare disagi per essere ascoltata. Ma, ovviamente, ognuno è libero di usare i metodi civili e legali che ritiene più opportuni. Domani, quindi, ci saranno i cittadini e gli utenti dei servizi che dovranno pagare in prima persona per scelte che potrebbero condividere o meno" dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori.

"Guardiamo con apprensione e preoccupazione il susseguirsi di manifestazioni a Firenze che coinvolgono anche scuole e università - così il presidente dell'associazione fiorentina amici di Israele. A seguito dell'intervento pacifico della marina israeliana che ha fermato la Global Flottilla, peraltro in modo pacifico e senza incidenti - in città si è scatenata un'onda di protesta insensata che invoca l'interruzione dei rapporti con Israele e altre iniziative contro lo stato ebraico, come ormai da tempo il movimento pro pal chiede a gran voce. Noi riteniamo - continua Bombaci - che tutto ciò oltre che infondato sia anche molto pericoloso andando a esacerbare un clima già rovente. Ciò anche alla luce del proclamato sciopero dei sindacati che potrebbe generare problemi di ordine pubblico.

È evidente che siamo ben lontani dalla ricerca di interlocuzione seria e democratica per virare su una palese volontà di avvelenare il clima in città, soprattutto alla vigilia delle elezioni regionali.Non possiamo che denunciare questa situazione caratterizzata da un fanatico ideologismo privo di aggancio con la realtà - continua Bombaci - che addirittura ha portato una candidata su Prato a voler specificare di essere antisionista.

Come se questo fosse un requisito utile a un voto regionale.Questi eventi hanno in comune una totale mancanza di consapevolezza della situazione mediorientale della sua Storia e delle sue responsabilità e alla volontà di qualcuno di strumentalizzare questo tema.Se possiamo concedere agli studenti il beneficio del dubbio, certamente non possiamo non denunciare pubblicamente che questa deriva trova nelle istituzioni una totale assenza di risposta ed anzi, talvolta una inaccettabile acquiescenza verso narrazioni faziose e lontane dal vero che nulla hanno a che vedere con la ricerca della pace.

L'Associazione Fiorentina Amici di Israele crede nel dialogo pacifico e nel confronto democratico e per questo invita nuovamente chi ha responsabilità pubbliche a farsi parte attiva per un abbassamento dei toni e la costruzione di un dialogo costruttivo, unica condizione per un serio confronto e unico presupposto per la ricerca della pace vera in Medioriente".

“Lo sciopero annunciato per domani con la scusa di colpire Israele è l’ennesima dimostrazione di ipocrisia e strumentalizzazione politica. Scioperare domani significa solo bloccare lavoratori, pendolari e studenti italiani, danneggiando la nostra economia e la nostra quotidianità. Il tutto, guarda caso, di venerdì: il giorno perfetto per garantirsi un lungo fine settimana sotto il paravento dell’impegno internazionale. Altro che solidarietà: si tratta di un’azione disfattista, promossa da sigle come USB e CGIL, che ormai sembrano avere come unico obiettivo quello di bloccare il Paese ogni volta che possono” dichiara Alessandro Draghi, candidato al Consiglio regionale della Toscana per Fratelli d’Italia, che aggiunge: “Passi chi ha scelto di imbarcarsi nella cosiddetta Flotilla – che almeno si è esposto in prima persona – ma nessuna indulgenza per chi, con l’alibi dello sciopero per la Palestina, dimostra solo cinismo e disinteresse per gli italiani.

Un conto è manifestare un’opinione, un altro è prendere in ostaggio un Paese. Questa non è solidarietà, è perder tempo mascherandolo da attivismo”.