Sanità ​Toscana, giovani a rischio: aumentano le malattie a trasmissione sessuale

Redazione Nove da Firenze

 Su circa un milione di persone sessualmente attive che insistono sul territorio della Asl Toscana Centro, la stima di coloro che hanno una Mst, una malattia a trasmissione sessuale, è di almeno 30mila persone. Sifilide, gonorrea, condilomi, Hiv, sono infezioni che in questi ultimi anni stanno registrando un forte aumento e un ritorno significativo rispetto al passato. “Nella percezione generale – ha detto Francesco Cipriani, direttore Epidemiologia, durante la trasmissione a cura della Asl Toscana centro che è andata in onda ieri a Rtv 38 e in replica questa mattina –l’Aids sembra non esserci più, quando invece c’è ancora.

Le persone fanno meno uso del preservativo e così in questi ultimi anni sono tornate malattie che fino agli anni Duemila, erano molto diminuite”. “In Toscana – ha sottolineato Massimo Di Pietro, responsabile malattie infettive Prato-Pistoia, ospite insieme a Cipriani della trasmissione - ogni anno abbiamo circa 300 nuove diagnosi di infezione da Hiv”. Abbassamento della percezione del rischio e minore ricorso alle precauzioni. E a farne le spese sono soprattutto i giovani.

“Sanno poco della contraccezione e fanno molta resistenza” ha dichiarato Valeria Dubini, direttore attività consultoriali e responsabile aziendale della Rete Codice Rosa. Quando diventano sessualmente attivi, i giovani usano il preservativo per controllare la possibilità di una gravidanza ma non per prevenire le malattie sessualmente trasmesse. Al crescere dell’età, del numero dei partner e dei rapporti sessuali, diminuisce l’uso del preservativo.

Proprio quando il rischio di contrarre una malattia a trasmissione sessuale è, invece, più alto.

Clicca qui per vedere la puntata su Rtv38