Ruba olio e farina dal forno dove lavora per vendere il pane da un'altra parte a basso prezzo
Qualche giorno fa la titolare di un panificio di Scandicci, si era rivolta alla polizia denunciando un cospicuo furto di farina ed olio di oliva. La vittima, dopo aver registrato negli ultimi sei mesi un inspiegabile calo della produzione, aveva cominciato a sospettare che dietro a tutto questo ci fosse stato un furto di materie prime continuato nel tempo. Determinata a verificare l’ipotesi l’imprenditrice, non presente all’interno dell’azienda nelle fasce notturne quando il pane viene prodotto e consegnato con i furgoni, ha installato nelle ultime due settimane una serie di telecamere a circuito chiuso che hanno rapidamente svelato l’arcano.
Dalla visione delle immagini è emerso infatti che un suo dipendente ed il cognato, anch’egli ex dipendente del panificio, asportavano giornalmente farina bianca ed olio di oliva. Dai primi riscontri mancherebbero all’appello 20 tonnellate di farina e oltre 350 litri di olio d’oliva, per un valore commerciale di 9000 euro. Durante alcune nottate la donna stessa è rimasta al di fuori dell’azienda in osservazione: tutte le notti, intorno alle ore 5.30 quando i furgoni per la consegna uscivano per le consegne ed i dipendenti avevano già lasciato il posto di lavoro, rimaneva una sola persona, un cittadino albanese di 47 anni, che riceveva la visita del cognato (connazionale e coetaneo) solitamente a bordo di un furgone bianco intestato ad un forno di Lastra a Signa.
I due, soli all’interno dell’azienda, hanno iniziato così a prelevare le materie prime: sacchi di farina, lattine di olio d’oliva ed altri prodotti per la produzione del pane. Il dipendente infedele era solito fare anche un giro all’esterno del capannone ed a volte anche fuori dal cancello, per accertarsi che nessuno potesse vederli.
Sulla base di questi preziosi elementi gli inquirenti hanno avviato una serie di accertamenti per identificare compiutamente i due soggetti immortalati nei filmati e, vista la sistematicità e la continuità delle loro azioni criminali, ieri mattinata gli uomini della Squadra Mobile hanno effettuato un mirato servizio di osservazione nei pressi del panificio preso di mira dai ladri. E come da manuale, proprio intorno alle cinque e mezza il furgone incriminato con un uomo a bordo è entrato dal cancello principale andando in fondo al piazzale sul retro del capannone.
Dopo pochi minuti il mezzo è stato bloccato all’uscita da una pattuglia, mentre altri agenti sono intervenuti direttamente all’interno dell’azienda per fermare l’altro complice. All’interno del veicolo la polizia ha recuperato il bottino della nottata: diverse materie prime e due quintali di farina; altri cinque (anche questi insacchettati in pacchi riportanti la ragione sociale della parte lesa) sono saltati fuori durante il successivo controllo nel forno dove era destinata la refurtiva.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, in tale modo, il titolare di quest’ultima attività riusciva ad azzerare gran parte delle spese di produzione e a vendere i prodotti ad un prezzo notevolmente inferiore.
I due uomini sono stati arrestati. Stamattina, la direttissima disposta dal P.M. Dr. Luigi Bocciolini.