Rifiuti urbani e speciali: il quadro in Toscana
ARPA Toscana dedica un approfondimento al tema dei rifiuti urbani e speciali. L’occasione, per trattare l'argomento, è la partecipazione del Direttore generale Pietro Rubellini al dibattito “Gli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. Vogliamo una garanzia per tutti”, organizzato da RetiAmbiente Spa nell’ambito di Ecomondo 2025.
Secondo il Rapporto ISPRA-SNPA Rifiuti Speciali 2025, nel 2023 in Italia sono state prodotte 164,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, per lo più avviati a operazioni di recupero e in minore parte destinati a smaltimento.
In Toscana la produzione si attesta a 10,4 milioni di tonnellate, pari al 37,2% del totale del Centro Italia. La nostra regione risulta quindi la prima per volumi prodotti nell’area.
La quota maggiore riguarda i rifiuti da costruzione e demolizione, che in Toscana raggiungono 4,9 milioni di tonnellate (33,8%). Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi, nella nostra regione se ne producono circa 416 mila tonnellate, mentre nella macroarea Centro il totale è di 1,2 milioni di tonnellate.
Rifiuti urbani: il quadro della produzione e raccolta differenziata in Toscana
Dal Rapporto SNPA Rifiuti Urbani – Edizione 2024 emerge che nel 2023 in Toscana sono state prodotti più di 2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Si tratta di un’enorme quantità, che pone la Toscana tra le regioni con la maggiore produzione, anche se negli ultimi anni in calo, come si può leggere nel rapporto SNPA. “La produzione più elevata, analogamente ai precedenti anni, si registra in Emilia-Romagna, con 639 chilogrammi per abitante per anno, in aumento di 6 chilogrammi rispetto al 2022.
Seguono la Valle d’Aosta con 620 chilogrammi, in crescita di 4 chilogrammi rispetto al 2022, e la Toscana con 586 chilogrammi, il cui dato risulta comunque in calo di 4 chilogrammi”. Va da sé che sono necessarie azioni per ridurre la produzione di rifiuti, come quelle presentate e promosse durante la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, dal 22 al 30 novembre 2025.
ll cambiamento non è solo tecnico: richiede un’evoluzione culturale, che coinvolga scuole, famiglie, imprese e istituzioni.
Il trend 2019–2023 evidenzia, comunque elementi positivi nella nostra regione, infatti, si delinea
- una diminuzione della produzione totale di rifiuti urbani
- un aumento costante della raccolta differenziata, che nel 2023 ha raggiunto il 66,6%
Il valore pro capite toscano di raccolta differenziata è così passato da 371,3 kg/abitante/anno nel 2019 a 390,2 kg/abitante/anno nel 2023. La provincia con il dato più alto è Lucca, mentre quella con il valore più basso è Arezzo.
Sul fronte delle tipologie raccolte separatamente, nel 2023 le componenti più rilevanti sono:
- frazione organica
- carta e cartone
Seguono vetro e plastica.
RENTRi: la nuova tracciabilità digitale dei rifiuti
Tra le principali novità normative si segnala l’introduzione del RENTRi, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, istituito dal D.Lgs. 152/2006 e disciplinato dal DM 59/2023.
Il RENTRi consente di digitalizzare l’intero percorso del rifiuto – dalla produzione al trasporto, fino al recupero o allo smaltimento – e sostituirà progressivamente registri cartacei e FIR.
La piattaforma permette di registrare i movimenti, compilare e trasmettere i documenti, integrare dati tra produttori, trasportatori e impianti, e rendere le informazioni disponibili a ISPRA, ARPA e MASE.