Raggiunto in anticipo il picco dell''influenza australiana'
“Ribadiamo l’invito arrivato in più occasioni anche in questi giorni da associazioni di professionisti della sanità: la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, in particolare per i fragili e per la fasce pediatriche. È certo ormai il suo ruolo nel prevenire sia dalla malattia che dalle complicazioni della malattia stessa ed è quindi importante continuare a sensibilizzare sull’importanza di questo strumento”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio che ha portato il tema della vaccinazione antinfluenzale in Consiglio comunale con una domanda di attualità all’assessore al Welfare Sara Funaro.
“Le persone vaccinate nella nostra città secondo i dati della Azienda Usl Toscana Centro illustrati dall’assessore Funaro sono oltre 78 mila persone. Numeri importanti ma questo non ci deve comunque spingere ad arretrare di un centimetro dal ricorrere a uno strumento fondamentale quale la vaccinazione. I vaccini sono gratuiti per i soggetti più a rischio, sicuri e quindi è utile avvicinarsi a questa forma di profilassi, anche per ridurre l’affluenza negli ospedali e quindi cercare di evitare di mettere strutture e personale sotto stress come purtroppo sappiamo bene è avvenuto durante l’emergenza Covid”, ha concluso Armentano.
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie spiega in una nota la situazione attuale relativa alle patologie virali stagionali di questo inverno 2022-23, al fine di chiarire quali virus ne siano la causa, quali le durate previste, quali i trattamenti corretti e per definire in generale l’andamento dell’epidemia dell’influenza.
RAGGIUNTO IL PICCO INFLUENZALE
“L’influenza stagionale, denominata ‘australiana’, è il secondo virus più diffuso nel mese di dicembre 2022 dopo il SARS-CoV-2 – spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – I virus influenzali più diffusi sono quelli del tipo A. Alla 50^ settimana è stato verosimilmente raggiunto il picco stagionale, con numeri più elevati rispetto alle ultime 14 epidemie influenzali stagionali e con un anticipo di qualche settimana rispetto agli altri anni. Analizzando le serie storiche degli ultimi 14 anni, si nota infatti che il picco veniva in genere raggiunto alla 52^ settimana dell’anno di inizio (fine dicembre) o, più spesso, tra la quinta e la settima settimana dell’anno successivo (tra fine gennaio e inizio febbraio)”.
ALTRI VIRUS IN CIRCOLAZIONE
“Non ci sono solo influenza e COVID-19, ma numerosi altri virus stanno circolando e provocano sintomi simili a quelli influenzali, anche se spesso con caratteristiche diverse – aggiunge il Prof. Cricelli - In particolare, i dati disponibili (fonte ISS) rilevano 157 ceppi virali (12%) riconducibili al virus Respiratorio Sinciziale V; 42 (3,2%) Rhinovirus; 12 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2; 12 virus Parainfluenzali; 7 Adenovirus; 2 Bocavirus; 1 Metapneumovirus. Tutti questi virus vengono spesso scambiati per influenza e danno la falsa impressione nei soggetti vaccinati di una mancata protezione. Può accadere inoltre di essere colpiti in momenti successivi da più virus: non si tratta in questo caso di un ritorno dell’influenza , ma per l’appunto di malattie differenti”.
SINTOMI COMUNI E RIMEDI OPPORTUNI
“I sintomi che ci consentono di diagnosticare le forme ‘influenzali o simil-influenzali’ sono dati (ECDC, 2008) dall’improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i sintomi generali come febbre o febbricola, malessere/spossatezza, mal di testa, dolori muscolari, e almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse, mal di gola, respiro affannoso – evidenzia Ignazio Grattagliano, Coordinatore SIMG Puglia – Tutti i virus in circolazione (salvo le complicazioni) hanno trattamenti simili, ossia finalizzati esclusivamente a controllare, se necessario, i sintomi.
Esistono anche farmaci antivirali per l’influenza, ma il loro impiego è marginale e solo raramente indicato. La stragrande maggioranza delle persone colpite dai virus respiratori deve semplicemente restare a letto e a riposo per 5-7 giorni utilizzando gli antipiretici e i farmaci per la tosse, il raffreddore o altri sintomi respiratori e muscolari. La febbre poi produce disidratazione, che va compensata con i liquidi e con un’alimentazione leggera e nutriente. Da evitare in maniera assoluta la somministrazione di antibiotici, salvo l’indicazione prescrittiva del medico in caso di complicanze nei soggetti a maggior rischio”.
“Nonostante siamo al picco influenzale, è ancora opportuno, seppur tardivamente, vaccinarsi, oltre che mantenere le buone norme volte a limitare i contagi – aggiunge Alessandro Rossi, Responsabile Patologie Acute SIMG – Si consiglia dunque di seguire le indicazioni già promosse in un decalogo dalla nostra società scientifica: oltre a effettuare i vaccini contro COVID-19 e influenza e relativi richiami, si raccomanda di utilizzare la mascherina in luoghi chiusi ed affollati, permettere un ricambio d’aria durante riunioni e pasti, evitare contatti in caso di malattia respiratoria acuta, eseguire un test per COVID in caso di sintomi sospetti, disinfettarsi le mani frequentemente, prediligere spazi aperti per eventuali incontri, limitare i contatti fisici, moltiplicare le accortezze a fronte di persone anziane o fragili”.