​Poste Italiane in meditazione, tra internet e giorni alterni

Antonio Lenoci

Da una parte il braccio di ferro con i piccoli comuni e le associazioni di borghi e frazioni rurali per la razionalizzazione degli sportelli, una discussione che ha visto i sindaci scendere in piazza ed il presidente della Regione Toscana proporre il PostaBus, una sorta di Camper delle Poste da far circolare attraverso le colline e montagne toscane. Dall'altra parte il futuro raggiunto con una lunga rincorsa durata anni ed una serie di traguardi tagliati a stretto giro di calendario: le carte prepagate, l'e-commerce, la telefonia mobile, i numerosi servizi effettuabili con un click prima ancora di entrare alla Posta e persino da casa. Cartoline prima e le lettere poi hanno detto "Ciaone" a gran parte degli italiani. L'Italia a livello governativo spinge per la burocrazia online, dalle tessere sanitarie alle cartelle, dai moduli predisposti dal fisco alla posta aziendale, le fatture ecc tutto viaggia sulla rete e spesso senza mai finire stampato su un foglio di carta. Adesso, ad un passo dalla distribuzione della posta a giorni alterni, arriva una pausa di riflessione che Poste Italiane si prende prima di procedere con la riorganizzazione interna, "di fatto è stato bloccato il programma di recapito a giorni alterni" ha precisato subito Uilposte Toscana.

Il sindacato ha colto l'occasione per esclamare "Segnali di apertura, sospenderanno le nuove implementazioni previste per maggio e riapriranno la trattativa territoriale, per cercare di dirimere i vari contenziosi emersi, anche in Toscana ed in particolare su Arezzo" una vittoria che viene così rivendicata "Della Uilposte Toscana che insieme alla Slc-Cgil, con un’azione convinta e determinata, ha da subito fatto emergere le criticità e l’incongruenze di questa riorganizzazione".

Nell’incontro del 27 aprile scorso con l’ad di Poste Italiane Francesco Caio, la Uilposte aveva rappresentato la difficile situazione nella quale versa il recapito in tutte le realtà, dove è già partita la riorganizzazione secondo il nuovo modello dei giorni alterni.Da quell'incontro sono scaturite 2 giornate di verifica in azienda, per valutare complessivamente, lo stato di avanzamento del progetto. "In quel contesto - spiega Uilposte - abbiamo sostenuto con forza la necessità di una pausa di riflessione sull'attuazione della riorganizzazione, per modificare alcuni passaggi fondamentali del progetto, perché la sperimentazione non sta funzionando e quindi non possiamo fare ulteriori avanzamenti.

I fatti ci stanno dando ragione, perciò la Uilposte non ha firmato l’accordo nazionale del 24 febbraio e quello regionale del 9 marzo".Se è vero che i servizi postali hanno subito una virtualizzazione, è altrettanto vero che l'aver premuto l'acceleratore sull'e-commerce ha creato un grande mercato che funziona solo se la logistica è all'altezza.Il rischio in questo momento è favorire la circolazione delle merci con le transazioni online, ma bloccare la consegna. Esattamente il contrario di quanto accadde negli anni '90 quando c'era il fattorino, ma mancavano le prepagate.Ma Poste ha interesse, oggi, a crescere e fare da leader nel settore della logistica oppure no? I corrieri sul territorio sono già diversi e concorrenziali."Il modello va ripensato, non lo si può applicare in modo omogeneo dappertutto, senza tenere di conto delle peculiarità territoriali dove viene applicato.

Per noi della Uilposte i coefficienti per la determinazione delle zone di recapito devo essere rimodellati, perché così le zone sono troppo gravose e non attuabili, sia per estensione che per quantità di posta da consegnare. Ci auspichiamo che adesso che questa fase di riapertura del confronto sia effettivamente proficua e che l’azienda sia realmente disponibile a registrare le nostre proposte e ad accogliere le nostre istanze, non strumentali o pregiudiziali, ma fondate sulla realtà dei fatti" spiega ancora Uil Toscana.