Orti sociali a Firenze: Nardella per ora non li riapre

Redazione Nove da Firenze

 (DIRE) Firenze, 17 apr. - Il governatore Enrico Rossi ha riattivato l'agricoltura amatoriale, l'andare cioè a 'fare l'orto' (una volta al giorno, anche fuori dal comune di residenza). La mossa non è piaciuta a tutti i sindaci toscani, anzi: nelle vallate verdi, come il Casentino, ha sollevato diversi mal di pancia tra gli amministratori, impauriti dall'arrivo di quei 'cittadini' con l'orto a fianco delle seconde case. Ora, però, interviene il Comune di Firenze, che sui propri terreni stoppa l'iniziativa della Regione.

Il sindaco Dario Nardella, "dopo un confronto serrato con gli assessori competenti e i presidenti di quartiere" che hanno scritto una lettera a Palazzo Vecchio, conferma l'ordinanza comunale che stabilisce la chiusura degli orti sociali. "Questo- spiega Nardella- è motivato anzitutto da necessità di tutela della salute degli assegnatari stessi, prevalentemente anziani. In secondo luogo, dalla pressoché impossibilità a realizzare una apertura che garantisca il corretto e necessario distanziamento sociale, il contingentamento degli ingressi e la sanificazione degli spazi comuni".

L'amministrazione, quindi, ricorda che gli orti sociali sono realizzati "sul terreno del Comune" e affidati ai residenti per obiettivi legati principalmente alla socialità e alla salute."Sono oltre 800 in città e sono concentrati in lotti che contengono anche 200 orti ciascuno". Per questo il sindaco rimanda a dopo il 3 maggio l'eventuale riapertura, dopo che, cioè, saranno stabiliti i dispositivi che caratterizzeranno la cosiddetta fase 2. Un nuovo pacchetto normativo su cui valutare "anche altre riaperture graduali e in sicurezza": oltre agli orti anche le aree verdi e quelle ludiche.(Dig/ Dire)