ORT: debutta a Fiesole il nuovo spettacolo di Riccio
All'Estate Fiesolana Alessandro Riccio è di casa, e il suo pubblico lo sa bene. Per la 77^ edizione del festival porta in scena un nuovo spettacolo in collaborazione ancora una volta con l'Orchestra della Toscana, con cui ha firmato spettacoli di successo come I Fiati all'Opera, Ti racconto Don Giovanni e Gli anni Verdi. Per questa quarta produzione musicale con l'ORT l'attore fiorentino ha pensato di portare in scena Giacomo Puccini, o meglio gli effetti e le conseguenze della musica del compositore di opere più “popolare” di sempre, scomparso esattamente 100 anni fa.
Il protagonista infatti è un altro Giacomo, macchinista e tecnico di palcoscenico esperto. Un uomo forte, pratico, introverso che però si emoziona al cospetto di quelle trascinanti arie che, distraggono, portano lontano. Uno spettacolo nello stile di Riccio, forte della sua capacità di trasformista comico e di attore cantante, il quale riesce ogni volta a rendere la musica colta a portata di mano, udibile per tutti.
Ad accompagnarlo musicalmente spetta ancora una volta all’Ensemble di archi e fiati dell’ORT, che come nella realtà lavorativa di tutti i giorni sta provando sul palcoscenico alcuni pezzi. Un legame inaspettato nasce tra le coinvolgenti musiche di Puccini, e il lavoro pratico, materiale del macchinista. Impossibile trattenere le emozioni al cospetto di quelle trascinanti arie che, distraggono, portano lontano, spingono a immedesimarsi in Tosca, Scarpia, Schicchi, Madama Butterfly, Mimi, Marcello …
«Bisognava trovare un modo di parlare di Puccini in maniera originale – dice Alessandro Riccio - ormai di Puccini si è detto e fatto di tutto, il pubblico ha bisogno di essere sorpreso, stimolato con nuove idee. E nessuno avrebbe pensato di rendere protagonista chi sta dietro le quinte. Ci ho pensato io...»
Un’orchestra è un organismo vivente, composto da tanti elementi: musicisti, cantanti, direttori, compositori. Tante parti, più o meno vistose, senza la presenza di ciascuna delle quali non si può fare spettacolo. E Giacomo lo sa, che senza le sue braccia muscolose da esperto macchinista, non sarebbe possibile sistemare il palco, posizionare fari, controllare ogni dettaglio sulla sicurezza. Lui sa di essere fondamentale. Come la musica che l’orchestra suona. Come il compositore che l’ha creata. Ma forse anche qualcosina di più.
“Chi l'ha detto che la musica lirica è fatta solo per essere amata da orecchie raffinate? Chiediamolo a Giacomo, il macchinista ...”
Biglietto posto unico €16,20 più commissioni a seconda del canale di vendita. Acquistabile presso i punti vendita del circuito BoxOffice Toscana, online su Ticketone oppure alla Biglietteria del festival prima del concerto.
Nel 100° anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini, anche l’Orchestra da Camera Fiorentina rende omaggio al grande compositore con una serata dedicata alle sue più amate arie d’opera. Appuntamento giovedì 18 luglio (ore 21) nel meraviglioso di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze.In programma, tra le altre, “Un bel di’ vedremo” e “Bimba dagli occhi pieni di malia” da “Madama Butterfly”, “Senza mamma” da “Suor Angelica”, “Tu che di gel sei cinta” e “Nessun dorma” da “Turandot”… Opere tra le più rappresentate al mondo, affidate alle voci del soprano Patrizia Cigna e del tenore Vladimir Reutov.
Sul podio sale Giuseppe Lanzetta, direttore stabile fondatore dell’Orchestra da Camera Fiorentina.Allieva di Jolanda Meneguzzer al Conservatorio Cherubini, Patrizia Cigna ha vinto concorsi internazionali e vanta concerti in tutto il mondo, oltre a numerose uscite discografiche. Già Anna in “Nabucco” e Micaela in “Carmen” con la regia di Zeffirelli, ha collaborato con direttori di fama internazionale quali Daniele Gatti, Paolo Olmi, Umberto Benedetti Michelangeli, Daniel Oren e Zubin Mehta.Vladimir Reutov si è laureato presso l’Accademia d'Arte Drammatica di Mosca per poi perfezionarsi in Italia.
Ha frequentato masterclass sotto la guida di Dolora Zajich, Raul Gimenez e Donata D’Annunzio Lombardi. Ha interpretato, tra gli altri, Gastone ne ”La Traviata” Flavio in “Norma”, Ismaele in “Nabucco”.