Nuovo morto nel carcere di Sollicciano, forse per overdose
Ancora un morto nel carcere di Sollicciano, un detenuto italiano di 30 anni ha accusato un malore in cella poi è stato soccorso dagli agenti e portato in ospedale. L'ipotesi è che il decesso possa esser stato causato da una overdose perché nella cella dell'uomo morto sono state trovate siringhe e materiale per uso di stupefacenti.
I fatti sono avvenuti circa un mese fa, il 15 febbraio e sono stati resi noti dal sindacato UilPa polizia penitenziaria.
L’assessore al Welfare Nicola Paulesu commenta così:
“Si continua a morire a Sollicciano, ed è inaccettabile. Oggi l’ennesima tragedia che si consuma all’interno di un contesto su cui, come abbiamo detto tante volte, c’è bisogno di azioni urgenti. Emerge dalle prime ricostruzioni una situazione complessa, con la presenza di sostanze stupefacenti. È evidente che non si possa più perdere tempo, le condizioni di Sollicciano sono insopportabili, per i detenuti, per i lavoratori della struttura, per gli operatori delle associazioni. Come Comune di Firenze siamo impegnati con un tavolo multidisciplinare che raccoglie tutte le realtà che operano all’interno del carcere, e poi per potenziare progetti di accoglienza per il fine pena, su percorsi di supporto alle persone più vulnerabili, su opportunità di formazione e reinserimento.
È un lavoro complesso e lungo, che richiede un grande coordinamento, ma che rischia di essere vanificato se non ci saranno presto interventi sulla struttura penitenziaria. E la mancanza di una direzione stabile rende tutto ancora più difficile. Lo abbiamo già detto e lo torniamo a ripetere, su Sollicciano interventi concreti da parte del Governo sono necessari e non più rimandabili. Non è più tollerabile. C’è il dolore, il cordoglio ma c’è anche, di nuovo, la necessità di una presa di coscienza che così a Sollicciano non si può andare avanti”.