Covid, niente Zone Gialle in Italia fino al 30 aprile

Antonio Patruno

Niente Zone Gialle in Italia dal 7 fino al 30 aprile, solo Zone Rosse o Arancioni. Ma in casi speciali saranno possibili decisioni in deroga. Questo quanto filtra dalla decisione presa poco fa dal Governo Draghi che ha dato le indicazioni generali per il periodo post Pasqua. Nell'esecutivo si è scontrata la linea rigorista impersonata dalla sinistra e quella più propensa alle apertura rappresentata in particolare dalla Lega. 

Per quanto riguarda le scuole, anche in Zona Rossa tutte le classi fino alla Prima media torneranno in aula (e le Regioni non possono opporsi a questa prescrizione), mentre in Zona Arancione riprenderanno le lezioni in presenza le seconde e terze medie e le superiori con presenza in classe al 50% o al 75%.

Nel nuovo testo del governo è esplicitamente prescritto l'obbligo vaccinale per medici, infermieri e anche per i farmacisti: l'indicazione per chi rifiuta è che sarà destinato ad altra mansione o sarà soggetto alla sospensione senza stipendio.

Approfondimenti nelle prossime ore.

AGGIORNAMENTO ore 23 - LA NOTA DEL GOVERNO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della giustizia Marta Cartabia, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.Il testo prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 dell’applicazione delle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo 2021 (salvo che le stesse contrastino con quanto disposto dal medesimo decreto-legge) e di alcune misure già previste dal decreto-legge 13 marzo 2021, n.

30. In particolare, la proroga riguarda:

Il testo prevede la possibilità entro il 30 aprile di apportare modifiche alle misure adottate attraverso specifiche deliberazioni del Consiglio dei Ministri.Il provvedimento dispone che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.Inoltre, il decreto: