Navico: porte chiuse a Montespertoli

Redazione Nove da Firenze

Si è conclusa giovedì la seduta plenaria del tavolo di crisi regionale dedicata alla Navico Rbu Italia Srl (settore meccanico), l’azienda di Montagnana, a Montespertoli, che ha chiuso i cancelli e avviato il licenziamento collettivo per i 27 dipendenti. “E’ stato scioccante, non ci era capitato niente di simile, neppure nei casi più gravi” chiosa Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali.

Navico, la multinazionale norvegese che intende trasferirsi in Messico, non ha recepito niente al tavolo regionale: né le proposte delle istituzioni (la Regione, ma c’era anche il Comune di Montespertoli) per favorire una reindustrializzazione del sito; né il riconoscimento di ammortizzatori sociali, né le misure di formazione o per il reinserimento dei lavoratori. “Niente – ripete Fabiani –: nessun interesse per il territorio, per le sorti di chi ci lavora, le istituzioni, i sindacati, niente. Una lezione su ciò che un’impresa non deve fare”.

Per Stefano Angelini, Segretario Fiom Cgil Firenze Prato Pistoia “Brunswick ha paventato un'apertura non reale: non è pensabile in soli due mesi individuare aziende estranee al settore in grado di formulare offerte di acquisto. Un comportamento inaccettabile e irrispettoso dei lavoratori, delle istituzioni e del territorio tutto”.

La Fiom mantiene lo stato di agitazione, farà assemblee coi lavoratori ed è pronta a mettere in campo tutte le iniziative per far cambiare idea all’azienda.