Ospedale Mugello: eseguito il primo prelievo osseo da donatore vivente
Firenze – Un passo avanti importante per la chirurgia ricostruttiva e i trapianti di tessuto in Toscana e una prima volta qualificante per l’ospedale del Mugello dove nei giorni scorsi è stato eseguito il primo prelievo di tessuto osseo da donatore vivente. Una procedura che è la base per poter intraprendere interventi di chirurgia ricostruttiva e che finora in Azienda è stata condotta solo dall’ospedale di Fucecchio, sede del Centro di riferimento regionale di chirurgia protesica ad alta specializzazione (CESAT), dove spesso il tessuto osseo viene prelevato durante l'intervento di protesi.
A rendere ancora più significativo l’intervento eseguito nell’ospedale del Mugello è il fatto che, a partecipare a questa operazione di innovazione clinica, non sia stata una grande struttura privata o convenzionata, dove più spesso viene eseguito l’intervento di artroprotesi d’anca, ma un ospedale territoriale di riferimento che si è distinto in avanguardia e competenza.
Anche nel caso dell’ospedale di Borgo San Lorenzo un donatore vivente, opportunamente informato già nel percorso di preospedalizzazione, ha dato il consenso al prelievo di tessuto osseo, tessuto che permetterà ad altri pazienti di potersi sottoporre ad un intervento di chirurgia ricostruttiva, recuperando funzionalità perdute.
L’operazione è stata condotta da un’équipe multidisciplinare composta da ortopedici, anestesisti e infermieri, coordinata da Daniele Lazzara, Direttore della Struttura operativa semplice Ortopedia e Traumatologia del Mugello, in stretta collaborazione con i professionisti del coordinamento Procurement e Trapianti di Firenze, la rete che lavora affinché il percorso donazione-trapianto vada a buon fine (per la Asl Toscana centro il Direttore della Struttura operativa semplice dipartimentale Donazioni Organi e Trapianti, è Eufrasio Girardi mentre il coordinatore infermieristico aziendale è Emanuele Ginori).
Era presente come il Coordinatore Ospedaliero Procurement Organi e Tessuti, Vieri Parrini. Gli altri professionisti coinvolti sono stati l’anestesista, Elena Gramigni, il chirurgo Enrico Broglia, lo strumentista Sonia Baggiani, l’assistente di sala Federica Toccafondi, l’OSS Riccardo Roma.
Il gruppo di professionisti ha permesso di prelevare in modo sicuro una porzione di tessuto osseo destinata a trapianto allogenico, ossia a beneficio di un altro paziente in attesa di ricostruzione, portando così a termine con successo una procedura di significativo valore umano e clinico.
“Si tratta di un risultato di grande valore clinico e simbolico per l’ospedale - ha dichiarato Vieri Parrini, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale del Mugello, oltre che Coordinatore Ospedaliero Procurement Organi e Tessuti - Il prelievo osseo da vivente è una procedura complessa che rappresenta una risorsa preziosa per migliorare la disponibilità di tessuti di alta qualità biologica e ridurre i tempi di attesa dei pazienti; anche un ospedale zonale può e deve partecipare all’innovazione clinica. La sensibilità dell’ospedale in tema di donazione organi e tessuti è elevata, lo dimostrano gli indicatori di processo ed anche in questo caso, subito al termine del percorso formativo specifico ci si è adoperati per raggiungere un ulteriore obiettivo”.