Mostro di Ugnano: sorvegliato a vista in carcere, si teme possa essere aggredito

Redazione Nove da Firenze

FIRENZE - Anche si si trova richiuso in una cella, in isolamento, nel carcere di Sollicciano, il 55enne presunto autore delle sevizie e della conseguente morte della 26nne Andreea Cristina Zamfir, non viene mai perso di vista. Da quando fu accompagnato in cella gli altri detenuti gli tirarono addosso un manico di scopa. Una sorta di avvertimento nella legge non scritta del carcere.