Morte di Raffaele Marianella: in carcere 3 tifosi del Rieti
RIETI - Hanno 20, 31 e 53 anni: sono i tre tifosi del Rieti nei confronti dei quali secondo la questura sono emersi "gravi indizi di colpevolezza" in relazione all'assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket e quindi alla morte di Raffaele Marianella. Sono stati fermati e ora si trovano in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.
I tre sarebbero legati ad ambienti di estrema destra.
Nelle scorse ore è emerso che Marianella, ormai a un mese dalla pensione, non faceva più l'autista ma lavorava come "supervisore" per aiutare i giovani colleghi e colleghe.
Aveva tre figli, due maschi e una femmina, e viveva nella zona delle Cure.
Nelle scorse ore, si è registrata questa dichiarazione congiunta del Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e del Presidente della Provincia di Rieti, Roberta Cuneo.
“L’intera comunità reatina, cittadina e provinciale, è profondamente sconvolta ed esprime la più ferma e dura condanna per l’atto criminale avvenuto nella serata di domenica. Si tratta di un episodio di una gravità inaudita che non ha nulla a che vedere con lo sport, con la storia del basket locale, con la condotta della RSR Sebastiani Rieti, che rappresenta una macchia per l’intero territorio, oggi purtroppo associato a questa immane tragedia. Siamo di fronte ad un’azione criminale condotta da delinquenti che confidiamo possano essere assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile. La Città di Rieti si costituirà parte civile nel procedimento. Tutte le istituzioni locali si uniscono al dolore dei familiari di Raffaele Marianella ed esprimono il più profondo cordoglio della cittadinanza reatina”.