Min Chung alla guida dell’Orchestra del Maggio

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 23 settembre 2025 – Dopo il successo del primo concerto dopo la pausa estiva, diretto da Jérémie Rhorer, prosegue la programmazione sinfonica della stagione autunnale al Teatro del Maggio: venerdì 26 settembre alle ore 20 il maestro Min Chung torna sul podio della Sala Zubin Mehta: in programma le composizioni di Olivier Messiaen eCamille Saint-Saëns.

Min Chung - che al Maggio ha debuttato nel febbraio del 2024 in occasione di un doppio appuntamento concertistico - si è formato a Parigi dove ha studiato contrabbasso, violino e pianoforte; nel corso della sua carriera ha già guidato importanti ensemble come l’Orchestra Nazionale Sinfonica della RAI, i Wiener Kammerorchester, l’Orchestra Haydn di Bolzano e la Filarmonica di Tokyo.

Il concerto si apre con L’Ascension, quattro meditazioni sinfoniche per orchestra, di Olivier Messiaen. Composta nel 1933, L’Ascension fu eseguita per la prima volta a Parigi nel febbraio 1935. Prima grande opera sinfonica di Messiaen – di cui il sottotitolo è “Quatre Meditations symphoniques pour orchestre” - L’Ascension verrà realizzata anche per organo dall’autore stesso, nel 1935, con un diverso terzo movimento. Già nella versione sinfonica, però, si percepisce un’aura organistica di fondo, poiché il compositore sembra trattare talvolta l’orchestra in modo da simulare i diversi registri organistici e le sonorità solenni e spirituali dello strumento. Il titolo allude alla festa dell’Ascensione di Cristo ed è esplicitamente legato alla fede cattolica del compositore, declinata però attraverso un simbolismo musicale che non ha nulla di strettamente liturgico.

Segue, in chiusura, la “Sinfonia n. 3 in do minore - Sinfonia per organo op. 78”, firmata da Camille Saint-Saëns. Composta nell'inverno tra il 1885 e il 1886 fu eseguita a Londra, alla Philharmonic Society, il 19 maggio 1886, diretta dallo stesso autore e venne dedicata a Franz Liszt. Nella struttura tematica di tutta la sinfonia divisa in modo molto originale in due tempi - anche se racchiude in sé la tradizionale architettura in quattro– si riconosce la presenza delle prime note del Dies Irae anche se da questa sequenza “liturgica”, Saint-Saëns si distacca infondendo alla sinfonia uno spirito eroico e grandioso.

Solista all’organo nel corso dell’esecuzione del brano di Camille Saint-Saëns, Andrea Severi.

Il concerto:

OLIVIER MESSIAEN

L’Ascension, quattro meditazioni sinfoniche per orchestra

Nato ad Avignone nel 1908, Olivier Messiaen è considerato uno dei compositori più originali e poliedrici del Novecento. Una volta terminati gli studi al Conservatorio di Parigi viene nominato organista della chiesa de la Sainte-Trinité di Parigi, incarico che manterrà per tutta la vita. Al contempo, mosso da una vivace curiosità musicale, conduce un’indagine continua sul suono effettuando ricerche su nuove scale, studiando nuovi ritmi di derivazione indiana, trascrivendo i canti degli uccelli, sperimentando le innovazioni elettroniche.

Nella sua vasta e varia produzione sono numerose le composizioni di carattere sacro o mistico, tra cui L’Ascension,Quatre Méditations symphoniques pour orchestre, composta tra il 1932 e il 1933. L’opera, articolata in quattro parti che rappresentano le fasi dell’ascensione di Cristo al Padre, è ispirata ai testi sacri del Vangelo di Giovanni, la Messa dell’Ascensione e il Salmo 46. L’immagine ascensionale è tradotta in musica su più livelli: da quello tonale, che vede iniziare la composizione in Mi maggiore per approdare poi a Sol maggiore nell’ultima parte, a quello timbrico che prevede un’alternanza tra sezioni orchestrali, dai soli fiati del primo movimento ai soli archi dell’ultimo.

La prima meditazione - Majesté du Christ demandant sa gloire à son Père - è la preghiera indirizzata da Gesù al Padre durante la Passione e si configura musicalmente come un lungo inno affidato in apertura agli ottoni e ripreso poi dai soli fiati. La seconda meditazione - Alléluias sereins d'une âme qui désire le ciel - esprime la speranza nella resurrezione. I legni intonano il motivo dell’Alleluia a cui segue un altro motivo affidato al corno inglese accompagnato dagli archi.

Nella sezione dei legni possiamo ritrovare richiami onomatopeici al canto degli uccelli, elemento centrale nella poetica di Messiaen. Nella terza meditazione - Alléluia sur la trompette, Alléluia sur la cymbale- aperta dal timbro squillante delle trombe,tutto sembra parlare di giubilo e Messiaen ricorre a tutta l’orchestra. Nell’ultima - Prière du Christ montant vers son Père - l’atmosfera si fa invece estremamente raccolta. Il momento finale dell’ascensione è affidato ai soli archi divisi in più sezioni che intonano lenti e ieratici la preghiera che si disperde verso l’alto nell’evocazione dell’eternità.

CAMILLE SAINT-SAËNS

Sinfonia n. 3 in do minore “Sinfonia per organo” op. 78

Classe 1835, il francese Camille Saint-Saëns ebbe un ruolo rilevante nella vita musicale parigina della seconda metà dell’Ottocento. Compositore, didatta, pianista, organista, era altresì uno strenuo promotore della musica strumentale francese in un periodo storico in cui il successo dilagante dell’opera non lasciava spazio a nessun altro genere. Nella sua ricca produzione, accanto a opere e operette, figurano molte pagine strumentali: poemi sinfonici, tre sinfonie, concerti per strumento solista e orchestra, composizioni cameristiche e brani organistici.

Se delle prime due sinfonie Saint-Saëns non andava particolarmente fiero, alla Sinfonia n. 3 in do minore op. 78 dedicò tutto il proprio ingegno: l’opera rappresenta infatti l’apice della sua produzione orchestrale. Composta tra il 1885 e il 1886, a Sinfonia fu eseguita alla Royal Philharmonic Society di Londra il 19 maggio del 1886 diretta dallo stesso autore. Dedicata a Franz Liszt, la Sinfonia consta di due soli movimenti anche se all’interno di ognuno di essi è riscontrabile una struttura bipartita che rimanda alla classica struttura in quattro movimenti.

L'organico orchestrale, ben nutrito in ogni sezione, annovera in aggiunta l’organo e il pianoforte chiamato a eseguire passaggi anche a 4 mani. L’incipit del primo movimento presenta un breve motivo che tornerà ciclicamente nel corso dell’opera mentre nella sezione seguente in Allegro moderato ben tre temi si intrecciano nel moto incessante degli archi che rende il discorso sinfonico teso e drammatico. L’atmosfera si tempera nel Poco adagio, oasi lirica e sentimentale in cui riappare il motivo iniziale sostenuto sommessamente dall’organo.

Il secondo movimento ha le sembianze di uno Scherzo con il tema energico affidato alla sezione degli archi, mentre nella sezione conclusiva del movimento (Maestoso - Allegro) spicca nuovamente l’organo che innesca un lungo episodio fugato dove Saint-Saëns combina una corposa trama polifonica a una scrittura orchestrale brillante e vigorosa.

La locandina:

Olivier Messiaen

L'Ascension, quattro

meditazioni sinfoniche per orchestra

Majesté du Christ demandant

sa gloire à son Père / Alléluias

sereins d'une âme qui désire le ciel/

Alléluia sur la trompette,

Alléluia sur la cymbale / Prière du Christ

montant vers son Père

Camille Saint-Saëns

Sinfonia n. 3 in do minore"Sinfonia per organo" op. 78

Adagio. Allegro moderato. Poco adagio. Allegro moderato

Presto. Allegro moderato. Maestoso. Allegro

Direttore Min Chung

Organo Andrea Severi

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Il concerto è preceduto dalla guida all'ascolto tenuta da Katiuscia Manetta nel Foyer di Galleria della Sala Mehta.

È riservata ai possessori del biglietto e si svolge 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo (durata: 30 minuti circa).

Prezzi:

Settore D: 20€

Settore C: 35€

Settore B: 50€

Settore A: 70€

Durata complessiva 1 ora e 40 minuti circa, compreso intervallo