Marmo delle Apuane, trema la Toscana corrotta e deturpata

Redazione Nove da Firenze

La Toscana che si presenta al grande mercato economico globale mostrando orgogliosa il colosso del Buonarroti, attraversa il periodo storico peggiore per il pregiato materiale scavato dalle Apuane e conosciuto in tutto il mondo. Michelangelo vide il David in un blocco dimenticato, attorno sarebbe nato l'impero che oggi è al vaglio della Magistratura.Carrara ed il mondo del marmo sono investiti da un vero e proprio terremoto: "Il magistrato Aldo Giubilaro ha rinviato a giudizio il Sindaco Angelo Zubbani, 5 assessori in carica, 3 ex assessori, 2 dirigenti comunali e 4 rappresentanti delle associazioni di categoria. L'accusa è di aver consentito un sistema di tassazione troppo basso, rispetto al valore di mercato del materiale marmifero con un danno erariale in soli 5 anni di oltre 25 milioni di euro.

Da una parte il fondato sospetto di una collusione criminosa fra amministratori pubblici e imprese di escavazione; dall'altra alcuni comuni del comprensorio delle Apuane che, spinti da interessi privatistici, stanno combattendo una guerra furibonda al Pit - Piano paesaggistico che cerca di dettare regole di migliore tutela per il territorio del Parco delle Apuane" così La Rete dei comitati per la difesa del territorio e Salviamo le Apuane.La richiesta al Consiglio regionale toscano è di "dimostrare a tutta la Toscana fermezza e senso civico non indebolendo ulteriormente il Piano paesaggistico e procedendo alla sua auspicabile approvazione. E' un atto doveroso per la dignità e la vita della gente del territorio apuano, sempre più sottomesso agli interessi degli industriali del marmo; interessi che si mascherano dietro a una presunta difesa occupazionale - in realtà di poche centinaia di persone - ma che creano, con danni irreparabili e irreversibili, disagi e danni non solo al paesaggio, ma anche alle prospettive di una diversa economia e di migliori possibilità di lavoro.In questo quadro esprimiamo tutta la nostra solidarietà al magistrato Aldo Giubilaro affinché possa far emergere le contraddizioni e illegalità che, probabilmente, coinvolgono anche altri comuni e che comunque sono state già più volte segnalate come impunita inosservanza di leggi e regolamenti ambientali e sanitari".