Livorno: Beppe Grillo non compra Il Tirreno
(DIRE) Roma, 12 mag. - "Io il Tirreno lo compro". Cosi'' su Twitter il Sottosegretario all''Ambiente e deputato Pd Silvia Velo commenta la campagna contro il quotidiano Il Tirreno #iononconproiltirreno lanciata attraverso il blog di Beppe Grillo. "Dopo i complotti romani, i silenzi assordanti su Quarto e Bagheria e il doppiopesismo schizofrenico sulle vicende livornesi, il Movimento 5 Stelle oggi tuona contro la stampa e contro i media solo per distogliere l''attenzione dalla loro incapacita'' di amministrare. Al direttore del Tirreno e ai giornalisti va tutta la mia solidarieta'' per questo becero attacco", conclude Silvia Velo.
"E'' cosi'' che Grillo intende salvare una barca che sta affondando inesorabilmente? Mettendo in discussione la liberta'' di stampa per tentare di distogliere l''attenzione su una situazione drammatica in cui il sistema grillino ha miseramente fallito?". E'' quanto dichiara il deputato Pd Federico Gelli dopo che il leader pentastellato ha lanciato l''hashtag #iononcomproiltirreno per contestare l''uscita di alcuni articoli sul caso Aamps. "Da inermi spettatori di una parabola tanto discendente quanto prevedibile- prosegue Gelli-, il mio consiglio al comico genovese e'' quello di prendersela meno con chi prova a raccontare la verita'' ai livornesi e di piu'' con chi in poco piu'' di due anni ha affondato una citta'', immobilizzato un''azienda, illuso tanti lavoratori costringendoli a fare i conti solo con la sua demagogia.
Capisco le difficolta'' del sindaco Nogarin in questo momento ma il suo silenzio di fronte alle dichiarazioni di Grillo fa ancora piu'' male alla citta'' che non si merita questo trattamento".
"Spero che Federico possa dimostrare, al piu'' presto, di avere agito correttamente, ma sono certo che le sue scelte sono state fatte nel solo interesse dei cittadini di Parma. In caso le indagini non confermassero questa mia speranza, sono certo che non esitera'' un attimo a fare un passo indietro, nel rispetto dei cittadini parmensi e dei valori del Movimento 5 Stelle, proprio come sono pronto a fare io". Lo scrive su facebook Filippo Nogarin, sindaco di Livorno. "Conosco bene Federico Pizzarotti e so essere un bravo amministratore- aggiunge- ha nominato il direttore generale della Fondazione Teatro Regio, una decisione questa che rientra perfettamente nelle sue facolta'' di presidente.
La magistratura, da quel poco che so, sta ora cercando di capire se tutte le procedure siano state seguite correttamente o meno. Federico ha subito dato la sua piena disponibilita'' a collaborare con gli investigatori e ha chiesto di essere sentito in Procura. I sindaci a 5 stelle sono fatti cosi'': si collabora sempre con i pm per accertare la verita'' dei fatti".
"È una doppia morale, non c''e'' dubbio. Si puo'' fare l''elenco di tutte le situazioni, in cui esponenti 5 Stelle hanno organizzato delle manifestazioni per un avviso di garanzia. Fare il sindaco e'' complicatissimo e ogni avviso di garanzia ha una storia diversa, pero'' sui 5 Stelle pesa grande come un macigno la contraddittorieta'' delle loro posizioni". Lo afferma alla ''Dire'' il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni commentando le indagini che recentemente hanno coinvolto amministratori locali del Movimento 5 Stelle, come il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e quello di Parma Federico Pizzarotti.
"Hanno urlato e lisciato il pelo all''antipolitica- rammenta-, portando avanti un''idea di purezza e adesso si rendono conto che fino a quando si e'' all''opposizione e'' tutto semplice, quando si governano citta'' grandi, importanti come Parma e Livorno puo'' capitare di ricevere un avviso di garanzia, perche'' metti le mani in situazioni complesse". Biffoni evidenzia la grande distanza fra "il fare opposizione col dito puntato, strillando, come nel Vaffa-day, eppoi il comportamento di quando si va al governo.
Guarda caso, a Quarto, Civitavecchia, Livorno, Parma e Bagheria arrivano gli avvisi di garanzia". Tuttavia, questo strumento deve essere considerato per quello che e'': "Voglio leggere anche in maniera positiva le dichiarazioni della loro candidata a Roma, Virginia Raggi che invita, prima di tutto, a valutare le carte di un''inchiesta- chiosa-. Si esce finalmente dalla logica del dito puntato, dalle forche a tutti i costi, ed e'' bene che anche i 5 Stelle rientrino in una situazione che non sia piu'' di sospetto.
Da sindaci pretendiamo, giustamente, di restare nell''alveo della legalita'', ma puo'' capitare di fare atti in buona fede", che diventino oggetto di indagine.
"Ormai il testa a testa tra Pd e 5stelle non e'' nei sondaggi ma nel numero di indagati. Una sfida all''ultimo inquisito che ogni settimana vede primeggiare una volta i grillini, l''altra il PD. Solamente negli ultimi giorni contiamo Nogarin e Pizzarotti per i ''garantisti'' grillini e Rosaria Vicino per il PD, indagata nell''inchiesta petrolio in Basilicata. Un triste teatrino di arrestati, collusi, indagati. La fiducia dei cittadini non si compra urlando e mentendo in tv ma si conquista con i fatti concreti e l''onesta''. Virtu'' molto lontana da 5 stelle e Pd". Lo dichiara Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega Nord.(Cap/ Dire)