Leopolda 2025: idee vincenti su sicurezza, tasse, scuola e sanità
Firenze, 4 ott.– Alla Stazione Leopolda di Firenze i lavori sono iniziati ieri pomeriggio con un un dialogo con il Ministro dell’Interno Piantedosi. Tra le novità in questa edizione i 600 ragazzi della scuola di formazione politica.
Confronto sulla situazione economica italiana stamani alla Leopolda con Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria e Daniela Fumarola, Segretaria generale della CISL. Sulle politiche di Trump e su come risponde l’Europa si sono confrontati Ettore Prandini, presidente Coldiretti e Sara Guidelli, direttore generale Legacoop agroalimentare. Dialogo poi di Matteo Renzi con Guido Crosetto, Ministro della Difesa sulla situazione geopolitica e la difesa comune.
Da Firenze l'ex premier rivolge parole all'elettorato moderato per rassicurarlo e attrarlo nel campo largo: "In questo clima di caos globale e incertezza economica non si può solo dire NO o criticare il Governo, che pure si merita tutte le critiche. Bisogna spiegare i propri progetti. Portare i propri contenuti. Altrimenti il dibattito politico diventa solo scontro. Mentre altri cercano la lotta nel fango, tocca a noi cambiare passo. Senza le idee riformiste non vinceremo mai. Ed è anche per questo che nel logo della Leopolda la casa è l’unico simbolino che ha un colore diverso e ricorda la Casa Riformista sotto il cui simbolo ci presenteremo alle Regionali".
"Mi chiedo se Matteo Renzi, leader nazionale di Italia Viva, compagine che arranca da tempo su percentuali basse, non torni a porsi dubbi sul suo ruolo, qualora sbagli nuovamente le previsioni. Farebbe meglio ad evitare le 'gufate' per chiedere voti a chi ha già scelto la nostra civica, che è la vera novità moderata di questa campagna. Se superiamo il 3% che fa? Lascia la politica?" replica di Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e candidato al Consiglio regionale con la lista civica "È Ora!" alle parole dell'ex premier Matteo Renzi.
"Se perfino un ex premier, capo di un partito politico, arriva ad attaccarci vuol dire che stiamo lavorando bene e che la nostra proposta politica sta incontrando il favore degli elettori. Stiamo dando voce e rappresentanza ai toscani esausti dei no e di una politica con la p minuscola, fatta di selfie e poltrone piuttosto che di scelte concrete. Il nostro è vero civismo, figlio di un percorso chiaro, con un programma di cambiamento, la rivoluzione del fare di Alessandro Tomasi. Alla casa di Renzi mancano le fondamenta, non basta la facciata del civismo per essere credibili. Noi ci candidiamo per fare, quello di Renzi è un modo di fare la politica che appartiene al passato. È ora di voltare pagina anche in Toscana" replica di Lorenzo Bosi, candidato capolista della Lista civica "È Ora!".