L'aeroporto al centro del dibattito politico a Firenze
Firenze, 13 novembre - "La questione dell'aeroporto di Peretola è centrale a Firenze. Gli ultimi sviluppi romani, che in pratica danno il via libera alla nuova pista, saranno al centro del dibattito politico per molto tempo. Entro la fine dell'anno, Sinistra Progetto Comune vuole portare la questione in consiglio comunale. Lo annuncia Dmitrij Palagi con queste parole: "Da metà luglio 2024, in Palazzo Vecchio, giace, congelato, un nostro ordine del giorno, che ha come oggetto "superare l'anacronistico progetto di un nuovo aeroporto a Peretola.
In modo ingenuo speravamo che la maggioranza di centrosinistra stesse maturando una discussione al suo interno, ma invece prendiamo atto delle parole della Sindaca, pubblicate in rete civica ieri. In modo ufficiale e istituzionale certifica di volere uno sviluppo dello scalo, allineandosi con il rieletto Presidente della Regione Toscana". Questo l'esordio del consigliere Palagi che prosegue: "Italia Viva-Casa Riformista, poco fa, ha riconosciuto la posizione della Sindaca, nonostante sia formalmente un gruppo di opposizione.
Immaginiamo che Alleanza Verdi Sinistra - Ecolò sia invece contraria, ma è in maggioranza, come lo è il Sindaco di Sesto Fiorentino uscente. Non è nulla di nuovo, i voti alla sinistra del centrosinistra sono arrivati anche se questa contraddizione era chiara, lo scorso anno, come questo. Ci chiediamo però che senso abbia non discutere del tema in Consiglio comunale. Davvero il TAR è l'unico luogo in cui si può discutere del futuro del territorio, per il centrosinistra?
Ci impegniamo a trovare il modo per proporre l'argomento entro la fine dell'anno. Per noi Firenze dovrebbe schierarsi, come Comune, al fianco di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, mentre ricordiamo che quello di Prato si trova commissariato. Questo modo di agire alimenta l'astensionismo e svuota la politica di significato: si può pensarla diversamente, scegliere tattiche diverse, ma evitare di affrontare i temi è frutto di immaturità", conclude Palagi.
Di tutt'altro avviso i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini, che affermano invece: “Firenze non può rassegnarsi al triste declino, economico e non solo, che contraddistingue gli ultimi anni. Firenze è una città che merita di essere nelle prime posizioni e la nuova pista di Peretola, insieme ad altre opere sia a Firenze sia in tutta la Regione, è un volano imperdibile. Le infrastrutture servono per rilanciare Firenze e la Toscana, come terra di imprese, di investimenti, di lavoro, di benessere.
Già è inaccettabile che, per colpa dei veti del PD, si siano persi decenni, lasciando interi quartieri sorvolati in atterraggio (Brozzi, Peretola e Quaracchi). Fortunatamente, il governo ha preso in mano la questione e ha sbloccato l’iter, con le dovute prescrizioni ambientali. Non possiamo però esimerci dall’esprimere profonda preoccupazione per la maggioranza bifronte in Consiglio regionale, con l’estrema sinistra che minaccia ricorsi al TAR e Italia Viva che plaude allo sviluppo.
Auspichiamo che il bene della Toscana e di Firenze passi avanti a queste, ormai superate, distinzioni di partito e di corrente, perché le infrastrutture non hanno colore e lo sviluppo economico non può essere ulteriormente rallentato”, concludono Schmidt e gli altri consiglieri del gruppo.
"Finalmente la bella notizia dell’emissione del decreto di Via per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze: un passaggio atteso da anni, che apre finalmente la strada alla realizzazione di un’opera fondamentale per lo sviluppo della città e di tutta la Toscana», dichiarano Francesco Casini e Francesco Grazzini, consiglieri comunali di Italia Viva – Casa Riformista «Come Italia Viva lo diciamo da sempre, con chiarezza e coerenza, contro le ambiguità di molte altre forze politiche: la nuova pista è un’infrastruttura strategica, che renderà più sicuro lo scalo fiorentino, più sostenibile dal punto di vista ambientale e più competitivo il nostro territorio. È ora di superare definitivamente i no ideologici e i veti che hanno bloccato per troppo tempo lo sviluppo della città».
«Sulla posizione favorevole del Comune ci aveva del resto rassicurato anche la sindaca in persona, quando chiedemmo di inserire il tema nel Documento Unico di Programmazione. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti: se altri Comuni annunciano gli ennesimi ricorsi al TAR per bloccare tutto di nuovo, Firenze non faccia marcia indietro e continui a sostenere, politicamente e con tutti gli atti necessari, la posa della prima pietra del cantiere nel minor tempo possibile», concludono Casini e Grazzini.
"Grazie al decreto di Valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente, ora c'è il via libera all'ampliamento del terminal e alla pista di 2200 metri dell'aeroporto di Firenze. Per noi è una vittoria preziosa, perché lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano significa sviluppo e rilancio di tutta l'economia regionale. Ora dobbiamo vigilare sul rispetto dei tempi e sulla partenza effettiva dei lavori nel 2026 e per questo ho presentato una mozione in tal senso all'Assemblea toscana".
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella."E' solo grazie al Governo di centrodestra che Firenze e la Toscana avranno un aeroporto competitivo e moderno - osserva Stella -. Il Campo largo che sostiene Giani si è già spaccato. M5S e Avs annunciano addirittura un ricorso al Tar, e lo stesso fanno diversi sindaci. Anche la parte maggioritaria del Pd è contraria all'ampliamento del Vespucci.
Siamo stati facili profeti in campagna elettorale, quando abbiamo messo in guardia i toscani da una coalizione divisa su tutto, a cominciare da aeroporto, infrastrutture, sostegno a imprese e famiglie. E questo è solo l'inizio, purtroppo"."Quando lo scalo fiorentino sarà ammodernato e verrà realizzata la nuova pista, il numero dei passeggeri potrà raddoppiare e si genereranno fino a 5 mila posti di lavoro - ricorda Stella -. Un sistema aeroportuale funzionante significa sviluppare il nostro territorio e garantire l'arrivo di turisti e imprenditori che altrimenti opteranno per scali di altre regioni vicine, in primis Bologna. A questo punto vediamo che posizione prenderanno il Presidente Giani con la sua Giunta, e come voteranno la mozione in aula gli esponenti di Casa Riformista e i consiglieri del Pd che finora si sono detti a favore dell'aeroporto".
«Il decreto ministeriale parla chiaro: per procedere con l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze sarebbe necessaria una deroga della Commissione Europea alla Direttiva Habitat, ipotesi che solleva forti dubbi tecnici per il valore naturalistico che rappresenta il sito “Stagni della Piana fiorentina e pratese”. Resta inoltre fermo, come indicato nel parere della Giunta regionale n. 202 del 3 aprile 2025 e nel decreto VIA, che il passaggio in Consiglio regionale è un obbligo di legge (art. 9bis della l.r. 65/2014). La partita quindi è tutt'altro che chiusa diversamente da come si sente raccontare, e orientata nella direzione indicata nell’accordo siglato tra il presidente Giani e il Movimento 5 Stelle: quella di un ripensamento complessivo del progetto.»
«I ricorsi annunciati dai Comuni hanno il nostro pieno sostegno – osservano i consiglieri regionali Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli – ed è plausibile che risultino facilmente argomentabili, poiché il Masterplan presenta le stesse criticità procedurali e i medesimi vizi di forma che portarono all’annullamento del progetto precedente. Tutto lascia pensare che la nuova procedura possa avere lo stesso esito, confermando la necessità di rivedere radicalmente l’approccio procedurale. Tutto questo è ulteriormente avvalorato dal parere 56 del 29 dicembre 2023 rilasciato dalla Commissione tecnica di Verifica dell'impatto ambientale - VIA VAS Sottocommissione VAS del ministero competente»
«Invitiamo tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale – concludono Galletti e Rossi Romanelli – ad affrontare insieme, con serietà e spirito di collaborazione, la questione del sistema aeroportuale toscano. Noi riteniamo che Pisa abbia le prerogative per diventare il principale scalo regionale, mantenendo Firenze come city airport, dopo le opportune opere di messa in sicurezza, e la Piana come grande area verde da valorizzare per il bene delle comunità e delle future generazioni.»
Rifondazione Comunista Firenze, assieme al Circolo territoriale della Piana fiorentina Teresa Mattei, apprende con preoccupazione dell'arrivo del via libera da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica al masterplan della nuova pista dell'aeroporto di Peretola: "Ci sarà modo di entrare nel dettaglio ma per il momento quello che è possibile affermare è che le prescrizioni allegate al VIA vanno a confermare quanto oramai diciamo da anni, assieme a tutte le realtà che si sono schierate a difesa della Piana e della salute delle e degli abitanti della zona.
È infatti evidente come le opere e le operazioni di controllo e contenitive prescritte non siano individuate come risolutive e come non si ritenga queste possano annullare l'impatto negativo che l'opera avrà sul territorio. Sono ritenute, infatti, dallo stesso MASE "efficaci ed efficienti per adeguati contenimenti degli effetti generati al progetto ma non eliminano l'azione di interferenza funzionale e di sottrazione diretta permanente di habitat comunitari e di sottrazione, in parte permanente, di habitat di specie".
Si tratta quindi di un'opera che non solo distruggerà il Parco della Piana (classificato come sito Natura 2000) e la sua biodiversità ma avrà un pesantissimo impatto sul Polo Scientifico, sull'inquinamento della zona e, quindi, sulla salute della cittadinanza. Un'opera che ci racconta in modo lampante del modello di sviluppo del territorio abbracciato dalla Giunta di Palazzo Vecchio e della Regione Toscana (che su questo si trovano perfettamente in linea con le destre): un modello basato su un'idea di sviluppo continua e sfrenata, per il quale l'overtourism e le sue conseguenze sono un problema solo a parole e per cui quella del cambiamento climatico e il suo impatto, soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione, è una bandierina da sventolare solo all'occorrenza.
Come Rifondazione Comunista continueremo ad opporci a chi promuove questo modello di sviluppo e a proporre, esattamente come abbiamo fatto anche alle ultime elezioni regionali con Toscana Rossa, un'alternativa che parta dalle esigenze del territorio e di chi le vive, tutelandone i diritti e senza accettare compromessi in cambio di poltrone. Purtroppo, a che se ne dica, certe questioni sono troppo importanti per essere rimosse o nascoste sotto il tappeto" si legge nel documento diffuso da Rifondazione Comunista Firenze.