La Gemma Collection investe oltre 100 milioni nel nuovo lusso alberghi

Redazione Nove da Firenze

Un gruppo alberghiero giovane, indipendente e 100% italiano, che punta a rivoluzionare il concetto di boutique hotel di lusso. È questa la missione della Gemma Collection, brand fondato da Massimiliano Cecchi, imprenditore con solide radici nel real estate e una visione chiara: trasformare l’hospitality in un linguaggio culturale. Un gruppo in grande ascesa, che si affida a professionisti, sfidando il lusso standardizzato delle grandi catene con forza visionaria e passione, uniti dalla solidità e dall’energia della dimensione familiare.

“Alla base del progetto c’è una visione imprenditoriale che affonda le radici nella nostra storia familiare, nel senso estetico che ci appartiene e in un’idea contemporanea di ospitalità. Non ci interessa costruire semplici hotel, ma dare vita a luoghi capaci di generare emozioni, dove ogni dettaglio è pensato per raccontare il territorio, esprimere bellezza e offrire un lusso identitario, fatto di privacy, attenzione su misura e calore umano. Vogliamo che ogni ospite si senta meglio che a casa” – afferma Massimiliano Cecchi, CEO della Gemma Collection.

Chiusura 2025 in crescita

Dopo il successo del primo hotel a Firenze – La Gemma Hotel Firenze, inaugurato nel 2023 e già punto di riferimento nel segmento luxury con 7,1 milioni di euro di fatturato – il 2025 si chiude con una previsione di crescita intorno agli 8 milioni di euro.

L’andamento dei principali indicatori conferma la solidità del posizionamento dell’hotel nel proprio mercato di riferimento. L’ADR, pari a circa 600 €, e la durata media del soggiorno di 2,5 notti evidenziano un mix equilibrato tra ospiti in visita breve e viaggiatori che scelgono di prolungare l’esperienza.

La qualità dell’offerta trova ulteriore conferma nel riconoscimento della prima Stella MICHELIN assegnata per il 2026 al ristorante dell’hotel, Lucas’ restaurant , un risultato che rafforza l’identità gastronomica della struttura e contribuisce in modo significativo all’attrattività complessiva.

Anche gli indicatori di qualità offrono un riscontro molto positivo. Con un rating di 9,6 su Booking ed Expedia e una media di 4,7/5 su Google e Tripadvisor, la reputazione online dell’hotel si mantiene su livelli eccellenti: dati che testimoniano l’apprezzamento costante degli ospiti e che, al tempo stesso, rappresentano un valore competitivo significativo per il posizionamento della struttura.

Clientela e mercati

La distribuzione geografica degli ospiti evidenzia una forte presenza internazionale. Gli Stati Uniti rappresentano il mercato principale con una quota del 46,28%, seguiti dal Regno Unito (5,57%) e dal Canada (3,15%). Si tratta di un mix che conferma la capacità della struttura di attrarre viaggiatori con elevata propensione alla spesa e sensibili alla qualità del servizio.

Rilevante anche la componente generazionale: la presenza di Millennials e Gen X è significativa e contribuisce a delineare una domanda orientata a un’idea di lusso contemporaneo, attenta al comfort e alla cura dei dettagli, ma anche alla coerenza con i valori dell’ospitalità più tradizionale. Un elemento che rafforza il posizionamento dell’hotel presso un pubblico in evoluzione e ne sostiene la competitività nel medio periodo.

“Il settore del lusso sta vivendo una trasformazione profonda: oggi rileviamo una maggiore selettività, con una clientela che cerca esperienza, valore, autenticità. La nostra risposta è una proposta coerente, che mette l’ospite al centro, lontano da logiche standardizzate” – dichiara Laura Stopani, General Manager del gruppo.

Un piano di sviluppo da oltre 100 milioni

Il gruppo guarda avanti con un piano di sviluppo ambizioso: sei nuove aperture entro il 2030, per un investimento complessivo superiore a 100 milioni di euro. La prossima apertura sarà a Milano nel 2026, seguita da nuove destinazioni italiane ad alto valore culturale e turistico, tra cui [Roma / Venezia / Costiera Amalfitana / Lago di Como / Puglia].

Ogni struttura, tra 30 e 50 camere, offrirà design tailor-made, cucina identitaria, arte, benessere e percorsi esperienziali che valorizzano il genius loci, incarnando un’idea di lusso contemporaneo fatta di autenticità, bellezza e servizio sartoriale.

Un modello di business solido e familiare

A differenza di molti player internazionali, La Gemma Collection adotta un modello integrato che prevede gestione diretta e proprietà immobiliare. Una scelta strategica che consente di mantenere il pieno controllo su posizionamento, qualità e valore patrimoniale delle strutture nel lungo periodo.

La crescita sarà sostenuta principalmente da capitali propri, con l’eventuale apertura a investitori minoritari e selezionati, senza intaccare la governance familiare. Il progetto punta a raggiungere entro il 2030 un fatturato aggregato superiore a 45 milioni di euro, con un impatto occupazionale stimato in oltre 350 nuovi posti di lavoro.

Un progetto che guarda lontano

Con una governance familiare stabile, una struttura finanziaria solida e una strategia che coniuga visione imprenditoriale, cultura e territorio, La Gemma Collection si propone oggi come uno dei progetti più promettenti e strutturati dell’hospitality italiana, con l’ambizione di portare nel mondo una nuova definizione di lusso Made in Italy.