In Consiglio comunale ricordata la Strage di via dei Georgofili

Redazione Nove da Firenze

In Consiglio comunale è stata ricordata la Strage di via dei Georgofili con l’intervento di Daniele Gabbrielli, vice presidente dell’Associazione tra i famigliari delle vittime della strage di via dei Georgofili. L’attentato danneggiò gravemente la Torre dei Pulci, la Galleria degli Uffizi, il Corridoio Vasariano e numerosi edifici storici. Fu parte della strategia stragista mafiosa del biennio ’92–’93, durante il quale persero la vita anche i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione ha ripercorso le tappe di questa tragedia che 32 anni fa ha sconvolto la vita della città. Il presidente ha, inoltre, ricordato come l’operazione che due anni fa ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro si chiamasse operazione “tramonto” come la poesia di Nadia Nencioni.

Il presidente Cosimo Guccione ha, infine, ricordato come questa notte si svolgerà un corteo silenzioso fino alla sede dove ci fu la deflagrazione per ricordare la custode dell’Accademia, Angela Fiume, il marito Fabrizio Nencioni, ispettore dei vigili urbani, le loro figlie, Nadia, di nove anni, e Caterina, che aveva due mesi. Nell’incendio che si propagò in alcune abitazioni morì anche uno studente universitario, Dario Capolicchio, che abitava nei pressi della Torre.

«Alle ore 1:04 della notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 un’autobomba squarciò il cuore della nostra città. Un attentato vigliacco e feroce, compiuto da Cosa nostra per colpire lo Stato, distruggere vite e patrimonio culturale, seminare paura. Ma Firenze non si è piegata allora e non si piegherà mai. Oggi, a distanza di 32 anni, rinnoviamo il nostro impegno per la memoria, la verità e la giustizia» Così Francesco Casini e Francesco Grazzini, consiglieri comunali di Italia Viva, ricordano l’attentato mafioso «Cinque nomi, cinque volti, cinque vite spezzate – dichiarano Casini e Grazzini – che non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare. Quella bomba colpì non solo la nostra città, ma l’identità culturale e civile dell’Italia intera. Un attacco alla convivenza democratica, alla giustizia, alla bellezza stessa».

«Oggi – proseguono i due consiglieri – conosciamo i nomi dei mandanti e degli esecutori grazie al lavoro della magistratura e al coraggio dei collaboratori di giustizia. Ma quella verità giudiziaria continua a interrogarci. La memoria deve diventare impegno quotidiano: nella lotta alla mafia, nella difesa della democrazia, nell’educazione delle nuove generazioni».

«Firenze ha saputo rialzarsi – concludono – ma il dolore resta. E deve tradursi in responsabilità. Per questo, anche quest’anno, saremo in via dei Georgofili all’1:04, per leggere i nomi delle vittime e affermare con forza che nessuna bomba potrà mai distruggere la dignità di una città giusta e libera».

Nella mattinata di domani, martedì 27 maggio, studenti e rappresentanti delle Istituzioni, esponenti delle forze dell’ordine e protagonisti dell’impegno civile, si troveranno assieme in una giornata di memorie, arte e riflessione, al fine di “trasformare il ricordo in azione”.

Nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della Presidenza della Giunta regionale, dalle 9,30 alle 13,30 si svolgerà un doppio appuntamento cui prenderanno parte anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al quale verrà consegnata l’opera “Strage dei Georgofili” del maestro Stefano Patti, e l’assessore regionale alla Cultura della Legalità, Stefano Ciuoffo, nell’ambito della tavola rotonda “Dal maxi processo alle stragi di mafia del 1992-1993”.

Alle 9,30 sono previsti i saluti, nella sessione moderata dal direttore di Rai Toscana, Giovanni Iannelli, del dirigente scolastico dell’Iis Alberti-Dante di Firenze Marco Poli, del direttore generale dell’Usr Ernesto Pellecchia, del presidente del club Unesco di Firenze Vittorio Gasparrini e della docente dell’Iis Alberti-Dante Raffaella D’Ambra, nonché le letture degli studenti dell’indirizzo Classico dell’Iis Alberti-Dante.

Di seguito interverrà il regista del docu-film “Falcone e Borsellino, il fuoco della memoria” cui farà seguito la performance canora degli studenti dell’indirizzo Musicale dell’Iis Alberti-Dante.

Alla tavola rotonda “Dal maxi processo alle stragi di mafia del 1992-1993”, oltre al presidente Giani e all’assessore Ciuoffo, prenderanno parte la sindaca di Firenze Sara Funaro, la prefetta di Firenze Francesca Ferrandino, lo scrittore e regista del maxi processo di Palermo Aldo Sarullo, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde e il vicepresidente dell’Associazione delle vittime della strage di via dei Georgofili Daniele Gabbrielli. Vi sarà un dibattito con gli studenti dell’Iis Alberti-Dante.

La giornata, che prevede anche un’esposizione di opere realizzate dagli studenti dell’indirizzo Artistico dell’Iis Alberti-Dante dal titolo “Memoria e immagini, la strage dei Georgofili e le vittime della mafia”, si concluderà con la consegna al presidente Giani dell’opera realizzata dal maestro Patti.

L’appuntamento è per le 9,30 del 27 maggio a Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, Firenze.