In 700 alla Marcia per la Pace di Cerreto Guidi e Vinci

Redazione Nove da Firenze

Quasi 700 persone hanno dato vita alla Marcia per la Pace di Cerreto Guidi e Vinci, sabato 27 settembre 2025. Due cortei, uno partito da Piazza Guido Masi a Vinci e l’altro da Cerreto Guidi, in Piazza Vittorio Emanuele II si sono incamminati e poi ricongiunti al circolo Arci di Toiano, in Via di Toiano 77.

Lì, le due comunità si sono riunite per affermare il proprio deciso no al genocidio che si sta perpetrando a Gaza.

Tante le associazioni della società civile che hanno partecipato ai due cortei: il Comitato organizzatore Fiaccolata del 14 luglio – costituito da ben 88 associazioni –, l’ANPI Vinci Sezione ‘Luigi Pasqualetti’, Il Fiume della Pace, la Casa del Popolo di Vinci APS, il Circolo Arci Vitolini, il Circolo Arci Toiano, il Circolo Ricreativo Culturale Apparita, la Consulta delle Associazioni del Comune di Vinci, la Consulta dei Giovani di Vinci, la Consulta delle donne di Vinci, lo SpiCgil Sezione Empolese-Valdelsa ‘Bruno Trentin’, il Gruppo Culturale Incontro Associazione Liberi pensieri, l’Associazione Culturale In Cammino ODV,la Parrocchia di San Pietro e Paolo di Stabbia, la Pubblica Assistenza Fucecchio la

Pubblica Assistenza Fucecchio sezione di Stabbia, il Circolo ARCI ‘Pietro Tozzini’ di Lazzeretto, la Contrada di Porta al Palagio, l’Avis comunale di Cerreto Guidi.

Presenti anche le delegazioni dei Comuni di Lamporecchio e di Larciano: La Marcia per la Pace di Cerreto Guidi e Vinci ha fatto seguito alla fiaccolata pro Gaza fra Larciano e Lamporecchio dello scorso 14 luglio, nella quale i due cortei marciarono con in testa uno sventolando la bandiera della pace e l’altro la bandiera palestinese. I due vessilli furono consegnati alle comunità cerretese e vinciana, che adesso li hanno esposti come un testimone, per dare seguito a quella iniziativa, in una sorta di staffetta umanitaria. Presenti anche le sindache dei Comuni di Lamporecchio e di Larciano.

Presso i punti di partenza e al circolo Arci di Toiano è stato possibile contribuire alla raccolta fondi per Alaa Ahmed, scrittore poeta palestinese impegnato nel sostegno delle spese di viaggio per le famiglie costrette a evacuare da Gaza nord verso Gaza sud.

Sul palco allestito davanti al circolo Arci di Toiano è salita prima una famiglia proveniente da Gaza, che ha trovato asilo e accoglienza a Empoli, e che ha raccontato le proprie esperienze dopo i fatti del 7 ottobre 2023.

Quindi è stato il turno dei sindaci di Vinci e di Cerreto.

Il sindaco di Vinci ha posto l’accento sulla disumanizzazione di questo conflitto e sulla privazione di una giusta infanzia – sentite anche le testimonianze della famiglia palestinese che era salita sul palco pochi minuti prima –, in una guerra che non può essere definita una guerra di difesa.

Il sindaco ha poi affermato l’importanza dell’esistenza di un’educazione alla pace che debba essere portata avanti non solo dalla scuola, ma anche in ambito familiare, nelle associazioni della società civile, all’interno delle istituzioni: per non rimanere indifferenti a quello che sta accadendo in Palestina e per far sentire la voce del territorio del Montalbano. Il sindaco ha infine lanciato un appello alle istituzioni nazionali ed europee: la necessità di riconoscere la Palestina come stato sovrano e indipendente.

Al primo cittadino vinciano è succeduta sul palco la sindaca di Cerreto Guidi, che ha ringraziato la famiglia palestinese salita sul palco. La sindaca ha rimarcato la necessità di una Marcia come questa, per testimoniare da che parte stanno le comunità che vi hanno partecipato, e per continuare a dire no a un conflitto che sta annientando un popolo con armi che privano quel popolo delle basilari necessità di sostentamento, come i generi alimentari e i farmaci di base.

Una marcia che è innanzi tutto un diritto che le nostre comunità hanno ereditato da chi ha condotto la lotta partigiana e dalla nostra Costituzione.

Una marcia che è anche un dovere per le comunità che vi hanno partecipato, per dare voce a chi non ha voce per dire che questo massacro deve finire.