“Illusions perdues” in anteprima nazionale a France Odeon

Alessandro Lazzeri

Uno sguardo sulla Parigi della Restaurazione, dopo la caduta di Bonaparte è l'occasione per denunciare la manipolazione, la corruzione, la concentrazione delle testate, il trasformismo di certa stampa di allora e forse del nostro presente. La vicenda di Lucien (Benjiamin Voisin) ragazzo di provincia dai grandi ideali che da Angoulême si trasferisce a Parigi, sull’onda di un esordio letterario, diviene una storia sul sistema corrotto attraverso il quale la comunicazione plasma le dinamiche sociali.

Una scalata sociale non realizzata attraverso i favori di una donna abbiente quale Madame Bargeton (Cécile De France) ma sfruttando il potere della stampa. Il giovane, abbandonato dalla sua nobile protettrice, entrerà, infatti, nel mondo del giornalismo divenendo redattore di un piccolo giornale di successo. A cambiargli la vita sarà l'incontro con Étienne Lousteau, redattore corrotto e corruttore, che lo inizia al mestiere: fare il bello e il cattivo tempo sul mondo del teatro e dell'editoria.

Il regista, pur dando ampio spazio alla vita amorosa di Lucien, è attento soprattutto a mostrare come il protagonista entri in contatto con un sistema che si regge sulla corruzione, una microeconomia da cui dipendono tutti. Dall’uomo che gestisce la claque che fischia o applaude a seconda di chi ha pagato per demolire o innalzare un’attrice, ai protettori delle attrici che in cambio di favori sessuali fanno offerte più alte alle claque per applaudire le loro protette ai giornali, come quello dove lavora Lucien, che scrivono recensioni positive o negative, seguendo la logica del migliore offerente.

Tutto si compra e tutto si vende, nessuno crede in niente. “Per una buona recensione meglio non leggere il libro, potrebbe influenzarti”, è detto a un certo punto. L'idealista Lucien si ambienta in fretta, diventa una penna al servizio di chi offre di più ma, innamorato di un’attrice con cui sviluppa un’autentica relazione, finirà per perdersi e ritornare sconfitto alla sua provincia. Le private vicissitudini di Lucien, la sua relazione pericolosa con Madame de Bargeton e quella con la povera attricetta Coralie, sono, pur importanti negli sviluppi del film, sopraffatti dalla volontà del regista di evidenziare soprattutto la corruzione morale della Restaurazione, in una narrazione che sembra, quasi una distopia dei nostri giorni.

Mostrando intrighi, amori, passioni e dolori del giovane protagonista, il regista offre una panoramica credibile e collettiva della Parigi dell'epoca, raffigurata con sguardo cinico ed empatico, con quell'approccio realistico che Engels aveva evidenziato nella “Commedia umana” di Honoré di Balzac.Il risultato è un film, ricco d’immagini di grande impatto emotivo, ottimamente diretto da Xavier Giannoli, sceneggiato da JacquesFieschi e interpretato da Benjiamin Voisin,Cécile de France,Gerard Depardieu,Xavier Dolan e Vincent Lacoste.

Il film, presentato in anteprima nazionale a France Odeon, uscirà nelle sale alla fine dell'anno.