Il Tirreno: a rischio la funzione storica del quotidiano toscano

Redazione Nove da Firenze

Il Comitato di redazione del Tirreno su mandato dell’assemblea convoca un’assemblea pubblica dei redattori – in presenza, con la possibilità di collegarsi on line - per lunedì 7 luglio alle ore 10:00, davanti alla sede della redazione di Viareggio in via Coppino. L’incontro sarà un momento di confronto aperto con la cittadinanza sulla recente decisione unilaterale dell’editore Sae Toscana di chiudere la redazione viareggina, nonostante la ferma opposizione dell’assemblea dei giornalisti.

Da mesi il Cdr, con il sostegno di Ast e Fnsi, sollecita l’editore a fornire risposte chiare sul futuro del Tirreno: "Servono indicazioni precise sul progetto editoriale, sull’organizzazione del lavoro e sull’impegno dell’azienda nei confronti del territorio. Risposte che finora non sono mai arrivate". Il Cdr chiede a Sae di presentare un piano editoriale e industriale credibile, che guardi al futuro e che preveda investimenti per valorizzare il lavoro quotidiano della redazione, garantendo ai lettori un prodotto all’altezza delle sfide dell’informazione moderna, sia in edicola che online.

Sabato 5 luglio, dopo un incontro con l’azienda, la redazione ha confermato lo sciopero già proclamato. La proposta avanzata da Sae per revocare lo sciopero — che prevedeva il ritiro della chiusura della sede di Viareggio in cambio di un aumento strutturale della quota di Cassa integrazione o di altri oneri economici a carico dei giornalisti — è stata ritenuta inaccettabile.

"Come sono da ritenere inaccettabili piani scritti in una notte, senza confronti, analisi di mercato e dei territori, soltanto basati su risparmi economici come quelli prospettati vagamente in questi giorni dall'editore" si legge in un comunicato del Consiglio di redazione.

Il Cdr ribadisce l’urgenza di un confronto vero e trasparente sul futuro del giornale, che non può prescindere da una visione strategica capace di rilanciare, e non indebolire, il Tirreno. In questo rimangono fondamentali la salvaguardia e il rilancio delle edizioni della costa e sono da respingere accorpamenti finalizzati esclusivamente a risparmi che finirebbero per danneggiare il prodotto, i lettori e le vendite in edicola.