Il Sindaco di Pisa firma una nuova ordinanza anti-alcool

Redazione Nove da Firenze

Il sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato una nuova ordinanza contingibile e urgente in cui si dispone la cessazione dell'attività di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche nei pubblici esercizi, nei minimarket, negli esercizi di vicinato e nei distributori automatici dalle ore 17.00 alle ore 1.00 (1.30 nei giorni successivi al venerdì e al sabato) nelle vie e piazze comprese nella “Zona A” e nella “Zona B” del centro storico (individuate dal regolamento per le attività economiche nel settore alimentare), ovvero tutta la zona Stazione e ampia parte del centro storico.

La nuova ordinanza, in vigore da venerdì 25 giugno fino al 31 agosto 2021, sostituisce la precedente tenendo conto dell’ingresso in zona bianca e dell’abolizione del coprifuoco. Tornano in vigore gli orari di chiusura per i locali del centro storico (sempre nelle Zone “A” e “B”) sanciti dal Regolamento per le attività economiche nel settore alimentare approvato dal Consiglio Comunale nel luglio del 2019: dalla domenica al giovedi chiusura alle ore 1.00 del giorno successivo; venerdi e sabato chiusura alle ore 1.30 del giorno successivo.

La stessa ordinanza vieta anche la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, con la sola eccezione del servizio assistito al tavolo e al banco, all’esterno ed all’interno dei locali di esercizio, con obbligo a carico dei gestori di rimuovere i contenitori utilizzati, al termine della consumazione. E’ vietata inoltre la detenzione di contenitori di vetro, ai fini dell’immediato consumo di bevande di qualsiasi tipo.

«Continua il nostro impegno per garantire decoro, vivibilità e sicurezza urbana nel centro storico – ha dichiarato il Sindaco Michele Conti. Non staremo a guardare passivamente le brutte abitudini legate alla malamovida che si ripresentano in città. Registriamo un fenomeno in aumento in tutte le città d’Italia, probabilmente dovuto alle limitazioni e alle chiusure imposte per il contenimento del Covid-19, ma abbiamo il dovere di guardare alla nostra città e mettere in campo tutti gli strumenti e gli uomini per contenere gli eccessi e debellare le pratiche contrarie al più comune senso civico.

Anche di questo tema abbiamo parlato in sede di Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica, concertando un programma che prevede misure di prevenzione e contenimento specifiche per le zone del centro interessate dalla malamovida. Ai frequentatori del centro dico che si può e si deve vivere la socialità avendo rispetto per la città e per i residenti, agli esercenti chiedo collaborazione per andare tutti insieme verso una movida di qualità che credo possa solo giovare a loro e alla nostra città».

Il provvedimento firmato dal Sindaco prevede anche il divieto di detenzione di contenitori di vetro, misura che contrasta l’abbandono degli stessi nei luoghi pubblici, un fenomeno frequente in alcune piazze del centro nelle ore serali.

“Quell'ordinanza è troppo penalizzante per i pubblici esercizi, chiediamo che il sindaco la ritiri o la riveda sul punto della somministrazione”. In una lettera ufficiale Confcommercio Provincia di Pisa scrive a Michele Conti chiedendo il ritiro dell'ordinanza o in subordine la cancellazione del punto 2, dove si vieta la somministrazione di bevande alcoliche, con la sola eccezione del servizio assistito al tavolo e al banco.

“Fermo restando la nostra piena condivisione di quelle azioni di contrasto finalizzate a scongiurare degrado, insicurezza, abusivismo e disordine cittadino e considerando che nella battaglia della cosiddetta malamovida la tenuta e la valorizzazione dei locali e dei pubblici esercizi rappresentano un autentico ed efficace antidoto a questi fenomeni di degrado ” - scrive il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli rivolto al sindaco - “l'ordinanza al punto 2 amputa fortemente la possibilità di somministrazione degli esercizi in regola, che subiscono un danno economico pesantissimo, considerando il numero limitato di posti a sedere di cui questi locali dispongono”.

Una limitazione essenziale e decisiva “che grava sui locali pubblici del centro storico e che paradossalmente finisce con alimentare il fiume crescente dello spaccio illegale di alcool, spaccio che crediamo nessuno voglia ulteriormente ingrassare” - scrive Confcommercio nella missiva, che proprio con le finalità di garantire maggior sicurezza e ordine pubblico, salvaguardando gli interessi fondamentali e quindi la sopravvivenza dei locali in regola chiede - “il ritiro dell'ordinanza o la cancellazione dell'articolo 2, ripristinando la piena facoltà di somministrazione ai locali autorizzati, utilizzando allo scopo bicchieri di di plastica per contrastare l'eccessiva diffusione di contenitori in vetro”.