I petti di pollo alla crema di latte della Contessa Lucrezia Miari Fulcis dei Principi Corsini
Donna Rezia si è subito dimostrata disponibilissima a raccontarci la sua Ricetta del Cuore. Ci ha sorpreso la sua cordialità ed ancor più la semplicità della ricetta. Trattandosi di una persona di tale lignaggio ci saremmo potuti aspettare un piatto composto da ingredienti preziosi, magari con una preparazione complicata. Ci ha confessato invece che la ricetta che maggiormente le è rimasta nel cuore sono i petti di pollo alla crema di latte che le preparavano le donne della Villa di Maiano quando, da bambina, durante la guerra e subito dopo la sua fine, andava con gioia in visita alla prozia dove si tratteneva spesso anche a dormire.
Pur vicinissimo a Firenze, la villa si trova ancora oggi in aperta campagna e vi era quindi certamente maggiore abbondanza nell’alimentazione di quanto invece non ve ne fosse per niente in città dove i pur semplici ingredienti non erano affatto semplici da reperire. Si trattava inoltre di un piatto adattissimo a dei bambini e credo che molti di noi si ricordino come anche le nostre nonne e le nostre mamme ce li proponessero spesso, visto il successo che sempre riscuotevano a fronte di un lavoro di preparazione davvero semplice.
Ed ecco la ricetta dei petti di pollo alla crema di latte di Donna Rezia:
Ingredienti
- g. 600 di petti di pollo
- g. 50 di burro e tre cucchiai di olio
- farina
- mezzo litro di latte
- due decilitri di panna
- due o tre cucchiai di Worcester sauce
- sale e pepe
Preparazione
Tagliare a fette i petti ed infarinarli.
Cuocerli in burro e olio fino a quando cominciano a prendere colore, quindi aggiungere il latte, la panna e la Worcester sauce in giusta quantità, a seconda se preferite la salsa più o meno saporita.
Far bollire fino a che la salsa si sarà un po’ addensata e servire in tavola.
Buon Appetito!!
La Contessa Lucrezia Miari Fulcis dei Principi Corsini è nata in una delle famiglie di origine nobiliare più grande ed in vista d’Italia, imparentata con gran parte delle più importanti casate del Paese. Fra i Corsini ci sono stati anche un santo, S. Andrea Corsini (1302, Firenze - 1374, Fiesole), ed un Papa, Clemente XII (1652, Firenze - 1740, Roma). Una curiosità: lo stemma dei Principi Corsini è quello che sovrasta la fontana di Trevi.
Donna Rezia ha sposato nel 1959 il Conte Giacomo Miari Fulcis, capostipite di una delle più antiche famiglie venete (notizie dell’esistenza della famiglia si hanno fin dal 1100) e grande innovatore nel campo agricolo, con il quale ha avuto 4 figli. Si trasferisce quindi nel cuore delle Dolomiti a pochi chilometri da Belluno, ma non vi resterà stanziale per molto. Solo dopo un paio d’anni verrà a mancare infatti la sua prozia Elisabetta, moglie del prof. Teodoro Stori, famoso chirurgo fiorentino che nel 1917 ha comprato dagli eredi di Sir Jhon Temple Leader (facoltoso inglese figlio di industriali londinesi) tutti i terreni della Fattoria di Maiano con il Borgo, il parco romantico e la imponente Villa.
Tedoro ed Elisabetta non hanno avuto figli ed hanno adottato la pronipote che nel 1961 ha quindi ereditato il tutto. Donna Rezia prosegue da allora l’attività di miglioramento ed innovazione della fattoria iniziata dai prozii. Ristruttura le case, la villa e, con l’aiuto dei figli, specializza l’azienda nell’olivicoltura di qualità ed introduce, fin dal 1991, le coltivazioni col metodo biologico. Sperimenta la suini-cultura allo stato brado, avvia l’attività turistica con ospitalità, ristorazione, visite guidate. In olivicoltura introduce la lavorazione sotto azoto ed è tra i fondatori del Laudemio con il quale la Fattoria di Maiano ha vinto importanti riconoscimenti a Los Angeles e Tokio. Oggi in azienda lavorano, con Lucrezia, i figli e i nipoti, tre generazioni all’insegna del connubio tra tradizione e innovazione.
Donna Rezia è sorella del principe Filippo, proprietario del palazzo sul Prato dove ci racconta di aver vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza. E’ inoltre proprietaria del palazzo Corsini sul Lungarno con i figli di un'altra sorella, la contessa Annalù Sanminiatelli Corsini, scomparsa nel novembre del 2000. Con una delle nipoti è impegnata nella gestione del palazzo dove viene organizzata la biennale dell’Antiquariato e che viene affittato anche per grandi eventi privati. Ci racconta che quel palazzo non è mai stato abitabile in quanto si compone fondamentalmente di una sequenza di grandi sale, al piano terra c’è anche bella sala decorata a “grottesche”.