Gualchiere di Remole: arrivano 3 milioni dalla Regione

Redazione Nove da Firenze

Rinascono le Gualchiere di Remole, l’antico opificio della cultura dell’artigianato e dell’ambiente in riva d’Arno dove questa mattina si è recato il presidente della Regione per un lungo sopralluogo. Con lui l'assessora regionale alle politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e cooperazione internazionale e l'assessore al patrimonio del Comune di Firenze proprietario della struttura, i sindaci di Pontassieve e Bagno a Ripoli.

Il presidente ha sottolineato la straordinaria rilevanza storica, culturale e paesaggistica per il territorio che ha questo luogo magico. Per questo ha annunciato che la Regione Toscana prevede nel bilancio di previsione 2026 circa 3 milioni di euro che serviranno per avviare almeno una parte dei lavori per la realizzazione del museo, restituendo così alla collettività un bene identitario del nostro territorio.Il presidente ha poi aggiunto che la Regione sta portando avanti contatti e valutazioni tecniche per attivare un progetto che consenta di produrre energia rinnovabile dall’Arno, trasformando le Gualchiere in una piccola centrale idroelettrica.

È un’iniziativa in linea con quanto già avviato sulle briglie lungo l’asta dell’Arno di cui una parte è già operativa mentre altre sono in fase conclusiva per l'attivazione (S.Niccolò) e contribuirà complessivamente a generare il 25% di energia idroelettrica rinnovabile necessaria al fabbisogno della città di Firenze.Per il presidente della Regione le Gualchiere, quindi, non solo torneranno a vivere come centro culturale e museo, ma potranno diventare anche un esempio di innovazione sostenibile, coniugando memoria storica, valorizzazione del patrimonio e produzione di energia pulita.

Hanno collaborato alla realizzazione delle opere la Regione Toscana – Direzione opere pubbliche ed il Comunedi Firenze – Direzione servizi tecnici, servizio belle arti e fabbrica di Palazzo Vecchio.L’assessore al patrimonio del Comune di Firenze ha espresso soddisfazione perché questo sopralluogo segna un passo importante: infatti grazie alla Regione, che stanzierà in bilancio 2026 ben 3 milioni di euro, questo straordinario complesso sarà recuperato e valorizzato come merita. Una soluzione sostenibile e concreta sulla quale da tempo stanno lavorando gli uffici del servizio di belle arti di Palazzo Vecchio.

Per quanto riguarda la Regione Toscana, a giugno 2025 è stato ultimato l’intervento di ripristino e recupero della funzionalità delle coperture, comprensivo di consolidamenti e ricostruzioni delle parti crollate. L’opera è stata preceduta da un’approfondita campagna di indagini e dallo studio di vulnerabilità sismica condotto dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, che ha permesso di definire gli interventi di messa in sicurezza e conservazione. L’intervento è stato reso possibile grazie alle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021/2027, assegnate con delibera CIPESS 79/2021 ed erogate dalla Regione Toscana tramite l’Agenzia A.R.T.E.A., per un ammontare complessivo pari a 340.000 euro.

Con questo intervento, che ha riguardato in particolare la messa in sicurezza delle coperture e il consolidamento delle murature, si è compiuto un passo significativo per arrestare il degrado del complesso e garantire nuove prospettive di valorizzazione.Le Gualchiere di Remole rappresentano infatti un esempio unico di archeologia industriale medievale, vincolato come bene culturale di interesse storico-artistico: un borgo sorto nel XIV secolo e utilizzato nei secoli per la lavorazione e la trasformazione della lana grazie agli ingegnosi meccanismi idraulici dell’Arno.

Oggi, accanto al loro valore storico e paesaggistico, si candidano a diventare un polo di innovazione sostenibile, capace di coniugare cultura, turismo e produzione di energia rinnovabile.La Regione Toscana e il Comune di Firenze hanno confermato l’impegno a proseguire nel percorso di recupero e valorizzazione del complesso, affinché le Gualchiere possano tornare ad essere non solo un luogo di memoria, ma anche un motore di sviluppo culturale e ambientale per l’intero territorio metropolitano.

Il Comune di Firenze ha anche approvato lo studio di fattibilità in linea tecnica, “Intervento per la riqualificazione paesaggistica delle aree di pertinenza delle Gualchiere di Remole – Bagno a Ripoli”, al fine del restauro, della riattivazione funzionale e della valorizzazione ambientale dell’intero complesso monumentale; tale valorizzazione prevederà cinque grandi ambiti, che costituiscono la cornice funzionale di riferimento e che sono delineati come segue: tecnologia (tra tradizione e innovazione); agricoltura e territorio (l’eccellenza toscana in terra fiorentina); energia (il primo “prodotto” di Remole); turismo (sostenibile e alternativo); parco metropolitano dell’Arno (la Porta “a Firenze” sull’Arno).