Giornata della vita indipendente: 1.800 toscani con disabilità grave
“In Toscana oltre 1.800 persone con disabilità grave hanno garantito un percorso per la propria autodeterminazione. E’ questa azione concreta che esprime la nostra totale adesione al significato della giornata di oggi”. Così l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli ha aperto il suo intervento a Cecina in occasione della Giornata Internazionale per la Vita Indipendente.
L’occasione era il Seminario organizzato al Palazzo dei congressi dalla Società della Salute Valli Etrusche insieme all’associazione Vita Indipendente della Bassa Val di Cecina dal titolo “Persone con grave disabilità e vita indipendente: un paradosso?”.
La giornata è stata l’occasione per fare il punto con le autorità locali e le associazioni maggiormente rappresentative sul programma regionale Vita indipendente.
Sono 1.807 i progetti di "Vita indipendente" destinati a persone con gravi disabilità, attualmente operativi in Toscana: nella nuova programmazione, grazie a un incremento dello stanziamento, salito a oltre 71 milioni di euro per i prossimi tre anni, è stato possibile raggiungere un numero di destinatari molto più alto che in passato (681 persone in più), con un un elevamento del tetto massimo del contributo (da 1.800 euro mensili a 2.000 euro) che permette di finanziare interventi per la cura della persona, l’assistenza personale nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, e anche azioni per favorire l’accessibilità, la mobilità, e anche la fisioterapia e la pratica sportiva.
Anche su scala locale i numeri sono significativi: nell’area denominata Valli Etrusche sono stati finanziati ben 87 progetti di vita. La Regione Toscana ha investito per la Zona Valli Etrusche la cifra di 4.243.208 sul triennio 2025-2027, raddoppiando di fatto il finanziamento dei precedenti programmi.
“Questi dati – evidenzia l’assessora - mostrano l’impegno della Regione Toscana nel dare attuazione ad uno dei diritti fondamentali previsti dalla Carta delle Nazioni Unite per le persone con disabilità. Un impegno che di recente è stato codificato in una proposta di legge approvata dalla giunta che, una volta approvata, ci aiuterà a tenere insieme più organicamente le normative e le disposizioni per la tutela dei diritti della persona con disabilità e a sostenere con ancora più forza le iniziative connesse alla vita indipendente”.
“L’obiettivo di fondo – prosegue - è quello di diffondere una nuova cultura della disabilità fondata sul riconoscimento dei diritti della persona, della pari dignità e delle pari opportunità. Esattamente i motivi al centro di questa giornata internazionale. della Vita indipendente”.
Al rientro a Firenze, insieme al presidente della Eugenio Giani l’assessora Spinelli ha poi incontrato i partecipanti al presidio che si è svolto in piazza Duomo. “Abbiamo rinnovato – sottolinea - la disponibilità al confronto, anche se gli aspetti sollevati in questa fase attengono più a questioni tecnico operative che normative e di programmazione. In ogni caso è già previsto un ulteriore incontro tecnico tra gli uffici regionali e quelli degli ambiti territoriali per far emergere le questioni più rilevanti e ricorrenti".
Nell’occasione della Giornata è stata anche ufficializzata l’adesione della Regione Toscana alla proposta progettuale “EMPOWER-CONNECT” nell’ambito del Programma Citizens, Equality, Rights and Values Programme dell’Unione Europea, un progetto che valorizza anche le attività svolte per la vita indipendente. In questo progetto, cui partecipano realtà di vari Paesi europei, la Regione ha coinvolto proprio la Società della Salute Valli Etrusche come partner.
"La Regione Toscana ha aumentato le risorse economiche per coprire le richieste legate al progetto Vita Indipendente, ma questi soldi arrivano solo dopo che sono stati anticipati, a seguito di una rendicontazione mensile, spesso faticosa e ostativa -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Le nuove modalità, contestate da tempo dall'Associazione Vita Indipendente, dovevano prevedere un ruolo politico anche delle Società della Salute e dei Comuni.
Stamani, in presidio in piazza Duomo, sotto la pioggia, abbiamo ascoltato testimonianze di chi aspetta ancora i rimborsi di marzo e in generale è emerso quanta differenza ci sia da una zona all'altra del territorio.
Non si tratta solo di garantire le coperture economiche, ma di non lasciare sole le persone, soprattutto quelle che grazie alle lotte si impegnano per vedere garantita la piena dignità di chi rischia di rimanere ai margini per la propria disabilità.
Tanto possono fare tutti gli Enti Locali e presenteremo in questi giorni un'interrogazione per capire perché non possiamo prevedere meccanismi che anticipano le risorse, o comunque organizzarsi in modo da risolvere almeno i problemi di chi è residente nel nostro Comune".